Il programma del M5S è ignorato da molti suoi parlamentari

18/04/2018 di Redazione

Il programma del M5S è ignorato da molti suoi parlamentari. La polemica sul cambio del programma, generata da un articolo di Luciano Capone del Foglio, è stata commentata in modo peculiare da diversi eletti dei Cinque Stelle, che raccontano a Federico Capurso de La Stampa di non conoscere parte del testo discusso e votato sul portale Rousseau.

Il programma del M5S è ignorato da molti suoi parlamentari

«Sono in molti ad ammettere che, in fin dei conti, “non lo ha letto nessuno il programma. Lo hai visto? D’altronde, le pagine complessive sono oltre 900 e, stampate una sull’altra, “formano un tomo pesantissimo di una ventina di centimetri”, ammette un giovane parlamentare neo-eletto», scrive La Stampa. Sul quotidiano piemontese è enfatizzata la strana reazione dei parlamentari sul programma del M5S, a metà tra la difesa a priori e l’ammissione di non conoscerlo, quantomeno in modo così approfondito per notare differenze di forma.

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Il Foglio ha scoperto che in diverse parti il programma del M5S pubblicato in forma definitiva dopo le votazioni su Rousseau è stato modificato. I Cinque Stelle hanno ammesso i cambiamenti, anche se hanno spiegato come la sostanza politica non sia mutata, ma solo la forma. Vito Crimi, senatore tra i più noti e membro del comitato di garanzia dell’associazione Movimento Cinque Stelle, derubrica a fesserie le accuse della testata di Claudio Cerasa. Sergio Puglia è ancora più benigno sulle modifiche, tanto da dire alla Stampa che se le posizioni originali sono state smussate il cambiamento al programma del M5S ha prodotto un ottimo risultato viste le tensioni internazionali del momento.

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