Le storie di David Beckham, che ha ceduto il suo profilo Instagram a una dottoressa ucraina

In ventiquattro ore il profilo di David Beckham si è riempito di video e immagini che testimoniano la necessità di donare ai medici sul campo in Ucraina

21/03/2022 di Ilaria Roncone

«Ciao a tutti, sto consegnando i miei canal social in mano a Iryna, la responsabile del Centro regionale perinatale di Kharkiv, Ucraina, dove sta lavorando per aiutare le madri incinte a partorire»: queste le parole con le quali – nella giornata di ieri – David Beckham ha fatto sapere, tramite un video pubblicato nel feed, che il suo profilo sarebbe stato per ventiquattro ore nelle mani di una dottoressa che lo ha utilizzato per portare testimonianza del lavoro dei medici ucraini. Al contempo, l’ex calciatore ha supportato una raccolta fondi di Unicef. Considerati i 71 milioni di follower, le sue storie hanno sicuramente raggiunto una vasta platea.

 

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David Beckham regala il profilo IG, l’invito a donare a Unicer

Come vedete nel video embeddato nell’articolo, la dottoressa è comparsa in prima persona facendo vedere il suo lavoro e invitando tutte le persone che hanno visto le storie a cliccare sul link per donare a Unicef fornendo così i soldi che servono per continuare a fornire beni, cure, macchinari e l’assistenza di medici che – in un contesto di guerra – salva moltissime vite: «Ogni donazione e ognuna delle persone che dona è preziosa per noi».

Mentre scorrono le immagini e i video del lavoro dei medici in Ucraina si legge: «Stiamo probabilmente rischiando le nostre vite, ma non ci pensiamo. Amiamo il nostro lavoro. Nelle storie c’è stato posto anche per le immagini di una giovane mamma che ha partorito da poco un bimbo con problemi respiratori che, ovviamente, necessita di assistenza medica e dei macchinari che – tramite le donazioni – Beckham e la dottoressa insieme a Unicef hanno provato a far avere.

Come non manca di sottolineare la dottoressa utilizzando il profilo, le necessità in un contesto del genere sono tantissime e vanno dagli aiuti materiali al sostegno psicologico. Veicolare simili messaggi tramite un profilo della portata di quello di Beckham non mancando mai di inserire nelle storie il link per le donazioni ha sicuramente avuto un impatto notevole e, sperabilmente, procurato una grande cifra ai medici che lavorano sul campo h24 e sette giorni su sette durante il conflitto ucraino.

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