Salvini smentito anche dalla prof di Filosofia: «Non è vero che lo maltrattavo»

L’ultima tendenza comunicativa di Matteo Salvini è quella di fare la vittima, per suscitare nell’altro una sorta di empatia. La strategia è stata perseguita per tutta la durata del confronto televisivo tra Matteo Renzi e il leader della Lega, nel corso di Porta a Porta del 15 ottobre. A un certo punto, è arrivato a invocare anche la figura della professoressa Salvini di Filosofia, termine di paragone per la ramanzina che Giuseppe Conte gli ha fatto in Senato il 20 agosto scorso: «Mi ha insultato più della mia prof di Filosofia al Liceo».

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Professoressa Salvini lo smentisce

Prof di Filosofia che, per inciso, si chiama Maria Adele Bertoli e che è stata intercettata dal Fatto Quotidiano. Visto che è stata tirata in ballo, le si è voluto dare la possibilità di descrivere il Matteo Salvini che lei ha conosciuto. «Era meglio da studente» – si è lasciata andare la docente, che ha fatto conoscere all’attuale leader della Lega gli scritti di Antonio Gramsci sulla questione meridionale.

Mai particolarmente brillante, ma con un approccio solido alle materie studiate. Il suo 48/60 alla maturità che è stato accolto anche con un pizzico di rammarico. Ma il maltrattamento e l’insulto non fanno parte del bagaglio della professoressa Bertoli, che smentisce, dunque, la frase pronunciata da Salvini nel salotto bianco di Bruno Vespa.

Professoressa Salvini: «Non è vero che lo maltrattavo»

«Devo dire che da studente era più disciplinato, curioso – ha affermato al Fatto Quotidiano -, pronto a dialogare e a contrastare, con la ricerca delle fonti, l’altrui opinione. Non ha mai avuto giudizi severi da me. Maltrattato? Non direi proprio». È l’ultimo tassello del fact checking rispetto al confronto dibattito in televisione con Matteo Renzi. Dopo aver smentito una serie di aspetti della sua propaganda – che è stata portata avanti in maniera meno efficace del solito negli studi di Porta a Porta -, occorre anche allontanare lo spettro della professoressa di Filosofia cattiva che lo maltrattava perché schierato su posizioni diverse. La sensazione è che la prima, vera ramanzina Matteo Salvini l’abbia presa proprio al Senato da Giuseppe Conte.

FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI

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