«Giuseppe Conte piaceva alle ragazze, ma in matematica rispondeva prendendola un po’ alla larga»
01/10/2019 di Redazione
Le professoresse del liceo, a volte, sono quelle che custodiscono i dettagli di cui i loro ex studenti si vergognano forse di più. Perché sono in grado di cogliere le debolezze più imbarazzanti e unirle all’attuale ruolo che i loro ex rivestono. Così la professoressa di Giuseppe Conte, Filomena De Nittis, è intervenuta alla trasmissione di Radiouno Un giorno da pecora proprio per rivelare i segreti più inconfessabili dell’attuale presidente del Consiglio.
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Professoressa Conte, le rivelazioni sul premier
Il debutto è subito grandioso: «Io sono stata la sua professoressa di matematica – ha affermato la De Nittis -. Era uno studente valido, era maturo, aveva un’intelligenza fervida, me lo ricordo bene, era un ragazzo abbastanza brioso. Certo, a volte rispondeva ai quesiti prendendola un po’ alla larga. Non era un secchione, ma era molto intelligente. Sapeva districarsi bene tra i problemi, offrendo spesso delle soluzioni».
Professoressa Conte: «Piaceva molto alle ragazze»
Fin qui, tutto bene. Certo, il fatto di rispondere partendo un po’ da lontano per quanto riguarda i quesiti di matematica potrebbe non rassicurare particolarmente in vista della stesura della prossima manovra, ma fino a questo momento la professoressa non era ancora scesa nel dettaglio della vita di classe. Poi, passa all’attacco con l’artiglieria pesante: «Mi chiedeva sempre di affacciarsi alla finestra – ha detto la docente -: voleva controllare la moto con cui veniva ogni giorno a scuola». Infine, una nota di colore sulle relazioni con i suoi compagni di classe: «Era molto ben voluto ed era un bel ragazzo. Era molto ricercato dalle ragazze».
Ma la docente si sarebbe mai aspettata la sua carriera così luminosa? «Sinceramente no. Nella sua classe, però, c’erano anche altri ragazzi molto validi. Uno di questi, ad esempio, è diventato giudice…».