Processo a Salvini? Nel M5S torna l’ipotesi del referendum online tra gli iscritti

05/02/2019 di Redazione

Il possibile processo a Matteo Salvini rappresenta, insieme al nodo della Tav Torino-Lione, una delle maggiori asperità da scalare per il governo M5S-Lega. E in particolare per i pentastellati, divisi tra chi è disponibile e chi no a votare l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno, accusato dai magistrati del Tribunale dei ministri di Catania di sequestro di persona aggravato, per aver trattenuto per giorni 177 migranti a bordo della nave Diciotti.

Una linea governista, che potrebbe essere promossa da Luigi Di Maio e gli altri ministri del Movimento 5 Stelle, è quella del no alla richiesta della magistratura per salvare l’alleato leghista. Una linea più movimentista, più vicina alle idee di Alessandro Di Battista e Roberto Fico, è quella del sì all’autorizzazione per rispettare senza deroghe i principi del M5S le posizioni espresse in passato su simili casi. Una soluzione definitiva non è stata ancora assunta, ma per uscire dall’impasse non è esclusa una terza via.

Ipotesi referendum online tra gli iscritti M5S sul processo a Salvini

Stando a quanto racconta oggi Il Fatto Quotidiano (articolo di Luca De Carolis) tra i pentastellati prende corpo l’ipotesi di un referendum online tra gli iscritti, una votazione della base sulla nota piattaforma Rousseau. La consultazione su Internet viene considerato il rimedio migliore a quello che nel Movimento 5 Stelle viene considerato un gioco a perdere. Se da una parte, con il sì al processo, Salvini ha l’occasione per far saltare il governo, dall’altra, con il sì alla richiesta di autorizzazione a procedere, il M5S rischia di spaccarsi in Aula al Senato. Non si tratta di dettagli, in un momento in cui la tensione nell’esecutivo giallo-verde è altissima, e proprio il leader leghista chiama al telefono il premier Giuseppe Conte per spiegarli che «così non reggiamo».

(Foto di copertina da archivio Ansa: Di Maio e Di Battista. Credit immagine: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI)

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