Un po’ di chiarezza sulla procedura d’urgenza votata al Parlamento Europeo e gli emendamenti ‘presentati’ dalla Lega

27/03/2020 di Enzo Boldi

Nella giornata di giovedì l’Europarlamento ha votato favorevolmente sulla procedura d’urgenza UE per la gestione dei fondi da destinare agli Stati Membri per gestire l’emergenza Coronavirus. C’è stata, praticamente, l’unanimità dei consensi: 687 su 687 hanno detto sì alle bande orarie negli aeroporti; 686 su 687 hanno detto sì alle iniziative di di investimento per contrastare il Covid-19; 684 su 687 (un contrario e due astenuti) hanno detto sì all’assistenza finanziaria agli Stati Membri. Poi si è sollevata la questione degli emendamenti, con l’accusa alla Lega di intralciare i lavori.

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Il risultato di queste votazioni dell’Europarlamento è stato diffuso anche dal presidente David Sassoli sui suoi profili social, sottolineando come i lavori proseguano nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria.

La procedura d’urgenza UE e gli emendamenti ‘presentati’ dalla Lega

Come spesso capita, dopo l’approvazione – praticamente all’unanimità – si è avviato il momento del confronto con la presentazione degli emendamenti, possibilità prevista anche se si tratta di procedura d’urgenza UE. Identità e Democrazia, il gruppo di europarlamentari di cui fa parte anche la Lega (maggior partito rappresentato con 29 eurodeputati), ma composto da 76 persone da tutta Europa, ne ha presentati alcuni, ribadendo il suo ostracismo nei confronti dell’istituzione europea. Così ha parlato Marco Campomenesi durante l’assemblea plenaria: «Ci sono nemici della nostra istituzione – Russia, Cina, Cuba, Stati Uniti – che stanno aiutando l’Italia. Se arriverà un aiuto anche da parte dell’Europa ben venga ma le condizionalità previste dal Mes (che saranno al centro del Consiglio europeo di oggi, ndr) non hanno alcun senso. Dalla Commissione europea tra il 2011 e il 2018 sono arrivate 63 richieste agli stati membri di tagliare la sanità e privatizzarla».

Il parere di David Sassoli

La battaglia, dunque, è la solita. Ma Il Carroccio, in quanto facente parte del gruppo Identità e Democrazia, è legittimato a presentare emendamenti, anche alla procedura d’urgenza UE. Lo prevede il regolamento. E lo spiega anche il Presidente dell’Europarlamento David Sassoli: «Mi auguro non intralcino risposte immediate alle esigenze dei nostri paesi. Non spetta a me giudicare gli emendamenti che vengono presentati, abbiamo fatto di tutto per garantire il massimo dibattito e la partecipazione». Insomma, di potevano evitare emendamenti? Sì. Ma è legittimo farlo, con l’Unione Europea che si è messa nella posizione di ricevere critiche per via dei ritardi decisionali. Soprattutto per l’atteggiamento di alcuni Stati Membri. E questo, come sottolineato da destra e sinistra, con modi diversi.

(foto di copertina: da profilo Twitter di David Sassoli)

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