Sbarcati a Pozzallo 47 migranti salvati dalla Guardia di Finanza

09/07/2019 di Enzo Boldi

Questa volta le Organizzazioni non governative nel mirino di Matteo Salvini non c’entrano. A soccorrere le 51 persone rimaste in balia delle onde del Mediterraneo è stata la motovedetta ‘Sottile’ della Guardia di Finanza italiana. Sei di loro, quelli che presentavano condizioni cliniche più preoccupanti, sono stati accompagnati a Lampedusa dove hanno ricevuto le prime cure mediche del caso. Tra di loro anche un minore. Poi l’imbarcazione delle Fiamme Gialle ha proseguito la sua rotta verso il porto di Pozzallo (Ragusa) dove ha fatto sbarcare le altre 47 persone.

Lo sbarco è stato, ovviamente, autorizzato dal Viminale e dal governo, trattandosi di una motovedetta della Guardia di Finanza. Il soccorso di queste persone sarebbe avvenuto, secondo le prime informazioni, a largo della acque di Lampedusa e la situazione medica era preoccupante solo per alcuni di loro. Per questo si è deciso di fare uno scalo prima a Lampedusa per dare assistenza ai più provati e ai feriti, prima di ripartire alla volta di Pozzallo.

Pozzallo, la Guardia di Finanza soccorre 47 migranti

E nel porto a sud della Sicilia la motovedetta ‘Sottile’ della Guardia di Finanza è arrivata intorno all’una della scorsa notte. Le prime fatte scendere una volta arrivati a Pozzallo sono state 10 donne, dopo che i controlli sanitari a bordo hanno certificato il buono stato di salute dei 47 reduci che non sono stati fatti scendere a Lampedusa. Si tratta di persone di nazionalità ivoriana, tunisina e ci sarebbe anche un originario del Marocco.

Un solo minore a bordo

«Le condizioni generali sono buone, viaggiavano su un barcone. Sei o sette sono sbarcati a Lampedusa», ha detto Vincenzo Morello, il medico delegato del porto di Pozzallo. Non risulterebbero essere sbarcati nel ragusano minori, mentre l’unico bambino era stato fatto scendere a Lampedusa. Secondo i dati del governo, solo negli ultimi giorni, sono arrivati in Sicilia almeno 300 persone con i cosiddetti barchini fantasma. A questo numero vanno aggiunti quelli arrivati grazie al lavoro di perlustrazione fatto dalla Guardia di Finanza.

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