Massima spesa, minima resa: l’epic fail tra le inserzioni politiche su Facebook

Grazie ai dati raccolti da Elikona Analytics, abbiamo analizzato il contenuto su cui un partito ha investito maggiormente senza ottenere il risultato sperato in termini di reach europea

06/06/2024 di Enzo Boldi

Ogni inserzione social prevede un investimento economico che risponde alle promesse fatte da Meta. Più si spende, maggiore dovrebbe essere la possibilità di raggiungere un numero più alto di utenti a cui rivolgere il proprio messaggio (card, post o video) politico. Non sempre, però, le impressions che indica Facebook vanno di pari passo con la realtà. In questa campagna elettorale per le Europee 2024, abbiamo visto come i risultati siano piuttosto distonici e i post sponsorizzati dai partiti (investendo la stessa cifra) non hanno raccolto lo stesso risultato in termini di reach europea.

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Se Fratelli d’Italia ha ottenuto la “medaglia d’oro” (ricordiamo che questa analisi parte dal 7 maggio e fotografa la situazione al momento della pubblicazione di questo articolo) per quel che riguarda l’engagement dei post non sponsorizzati, il partito di Giorgia Meloni è lo stesso ad aver dato vita a una campagna di sponsorizzazione su una card social che non ha restituito il risultato atteso e promesso da Meta. E la differenza con un altro post, sponsorizzato dalla Lega – Salvini Premier, rappresenta al meglio il motivo per cui possiamo definire questa esperienza come l’epic fail tra i post sponsorizzati dai partiti.

Post sponsorizzati dai partiti, quello che ha ottenuto il risultato peggiore

Il contenuto che, secondo i dati raccolti da Elikona Analytics, ha avuto un risultato peggiore (nel rapporto tra investimento economico fatto per l’inserzione e la reach europea ottenuta) è stato sponsorizzato lo scorso 31 maggio per una spesa tra i 10mila e i 15mila euro.

Una card molto semplice che non è altro che la versione digitale dei manifesti di Fratelli d’Italia sparsi in molte città italiane. La reach europea (a oggi) è di 815.898 (con targettizzazione nazionale e non regionale o locale). Un numero che sembra elevato. E allora, perché parliamo di epic fail? Per capire il motivo, prendiamo l’esempio della massima spesa e massima resa, ovvero un post pubblicato dalla Lega – Salvini Premier.

Come abbiamo spiegato nel nostro precedente approfondimento, si tratta del contenuto sponsorizzato che ha ottenuto (a partire dal 7 maggio fino a oggi) la maggior reach europea. Come nel caso dell’inserzione di Fratelli d’Italia, il partito di Matteo Salvini ha speso tra i 10mila e i 15mila per rendere più visibile (e targettizzata) questa card social che ricordava (è ormai scaduta l’inserzione) l’appuntamento in piazza Duomo a Milano con Roberto Vannacci. Stesso investimento, risultato diametralmente opposto: se il post di FdI ha raccolto una reach europea di 815.898, quello del Carroccio è arrivato a 4.827.218.

Una differenza notevole figlia di tanti fattori: la Lega ha optato per una campagna di 14 giorni e ha deciso di targettizzare geograficamente quel contenuto per gli utenti che risiedono nella Circoscrizione Nord-Est e Nord-Ovest (Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige e Veneto). Fratelli d’Italia, invece, si è limitata a targettizzare il contenuto in “Italia”. Dunque, senza un’indicazione ben definita. Questo paradigma geografico è uno degli elementi, come si evince anche da altri risulti poco esaltanti rispetto all’investimento, che deve far riflettere chi fa comunicazione politica attraverso le inserzioni su Facebook (e sui social in generale).

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