Pontida, 17enne contesta Salvini e lui prima aizza la folla e poi le «offre una birra». A una minorenne

17/08/2018 di Enzo Boldi

Pontida è il classico punto di ritrovo di una sera di mezza estate dei militanti della Lega e ieri sera sul palco si è «esibito» Matteo Salvini, parlando di immigrazione, concessioni, sicurezza e operato del Carroccio in questo Governo in coabitazione con il Movimento 5 Stelle. Serata tranquilla fino a quando dal pubblico si è levata una voce: «Fascista, razzista. Noi non ti vogliamo». Il grido era di una 17enne che voleva contestare il Ministro degli Interni.

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Subito una bordata di fischi per azzittire la giovane, poi l’intervento di Matteo Salvini che, microfono alla mano, le ha risposto schernendola: «Ne manca una: razzista, fascista e nazista. Non sei aggiornata, non sei una brava militante di sinistra. Se non dici che sono anche populista e assassino non mi dai soddisfazione». E poi, rivolgendosi al suo staff, il leader della Lega ha chiesto di offrire una birra alla ragazza – minorenne, quindi soggetta al divieto di somministrazione di alcolici – perché «noi trattiamo bene chi non la pensa come noi», prima del classico «bacione».

Pontida 2018, Salvini: dal diavolo all’acqua santa

Ogni singola parola di Salvini è stata accompagnata da un applauso della folla che poi ha ripreso a fischiare contro la ragazza prima dell’intervento pacificatore dello stesso leader del Carroccio proprio rivolto ai contestatori della ragazza: «Non voglio che usiate più mezza parola e mezza energia per quella ragazza che ha il diritto di essere qui e ascoltare. Se non ascoltate lei non ascoltate neanche me», riportando il silenzio tra il pubblico.

Pontida 2018, Salvini offre una birra alla sua contestatrice (minorenne)

Nel frattempo la 17enne, che era in compagnia di altri suoi tre amici, era stata fatta allontanare dagli agenti della Digos per evitare qualsiasi tipo di colluttazione con i leghisti infastiditi dalla sua contestazione a Matteo Salvini. La giovane ha dichiarato di non essere leghista e di non appartenere a nessun centro sociale e si trovava lì solo per sentire cosa aveva da dire il Ministro dell’Interno.

(foto di copertina: ANSA/UFFICIO STAMPA)

 

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