Il poliziotto che ha picchiato Francesco De Fabbio usò la violenza anche contro i no global a Napoli nel 2001

26/04/2018 di Redazione

L’ondata di sdegno che ha accompagnato le immagini proposte dalla trasmissione Chi l’ha visto a proposito del poliziotto violento Napoli, che ha picchiato Francesco De Fabbio nei giorni scorsi ripreso da un cellulare, non si ferma qui. La trasmissione ha accertato – partendo da alcune segnalazioni da parte dei telespettatori – che lo stesso poliziotto è stato coinvolto in episodi di violenza contro i manifestanti no global a Napoli nel 2001, qualche mese prima del G8 di Genova.

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Il poliziotto – che fa parte della compagnia del Nibbio – aveva rincorso qualche settimana fa Francesco De Fabbio, un garzone di un ristorante, che stava consegnando il pranzo a una cliente. Il ragazzo non si è fermato all’alt dei poliziotti e girava senza casco. Per questo motivo è stato fermato, ma le immagini riprese da uno smartphone mostrano come gli agenti non si siano limitati a un controllo e a una multa. Il ragazzo è stato schiaffeggiato e insultato dai poliziotti.

Poliziotto violento Napoli, il video di Chi l’ha visto

Il caso è saltato immediatamente all’attenzione della cronaca. Per questo motivo, approfondendo la vicenda, Chi l’ha visto ha potuto accertare che lo stesso poliziotto era stato condannato in primo grado per violenze nei confronti di alcuni attivisti no global nel corso di una manifestazione a Napoli. In quella circostanza, 85 manifestanti – che si erano recati in ospedale dopo gli scontri alla manifestazione – sono stati prelevati e portati in caserma dove sono stati sottoposti a ogni genere di umiliazione.

Poliziotto violento Napoli, la condanna e la prescrizione per i fatti del 2001

Per questi fatti, dieci poliziotti – tra cui quello che qualche settimana fa ha picchiato il garzone Francesco De Fabbio – sono stati condannati in primo grado. Tuttavia, in un secondo momento è intervenuta la prescrizione, impedendo l’applicazione della condanna stessa e permettendo agli agenti di essere reintegrati in servizio.

Ora, sul poliziotto che si è reso protagonista del pestaggio di Francesco De Fabbio – così come sul suo collega – è in corso una indagine della procura di Napoli. Nell’ambito di questa indagine, Francesco De Fabbio è stato ascoltato come persona informata dei fatti ma, secondo quanto riportato dalla trasmissione Chi l’ha visto, la sua presenza in caserma sarebbe stata utilizzata anche per prendere le sue impronte digitali e per scattargli delle foto segnaletiche.

 

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