Cori razzisti contro Pjanic: un turno di stop alla Curva Nord del Brescia (ma con la condizionale)

27/09/2019 di Enzo Boldi

Meglio tardi che mai, pur sperando che queste decisioni non siano prese a targhe alterne. Il giudice sportivo, in base ai referti dei delegati dell’Aia presenti allo stadio Rigamonti di Brescia in occasione del match di campionato del turno infrasettimanale tra le Rondinelle e la Juventus, ha deciso di squalificare la Curva Nord della squadra di casa (per una giornata) per via dei cori razzisti contro il centrocampista bianconero Miralem Pjanic. La sanzione, però, è con la condizionale: diventerà effettiva solamente se comportamenti simili saranno ripetuti dai sostenitori nel corso dell’anno.

LEGGI ANCHE > La Roma daspa a vita il ‘tifoso’ che ha insultato Juan Jesus con frasi razziste

Una sorta di ammonizione prima dell’espulsione. Poca roba, ma che comunque ha più valore di un richiamo verbale fatto di parole e mai seguito dai fatti. Ed è la prima volta, in questa stagione, che il Giudice Sportivo decide di seguire questa sanzione nonostante le cronache delle prime cinque giornate di questa Serie A avessero denunciato diversi episodi analoghi.

«Pjanic zingaro»: la Curva del Brescia squalificata (ma con la condizionale)

Il caso Pjanic, infatti, è solo l’ultimo di una lunga serie. Tutto era iniziato in quel Cagliari-Inter con i buu razzisti nei confronti dell’attaccante belga dei nerazzurri Romelu Lukaku in occasione del calcio di rigore che ha sbloccato la partita. Qualche giorno dopo (domenica 15 settembre) i cori sono arrivati dagli spalti del Bentegodi di Verona nei confronti di Franck Kessie durante il match tra Hellas e Milan. Poi, sul campo neutro di Parma, i tifosi atalantini apostrofarono con il solito germe razzista il terzino della Fiorentina Dalbert.

I casi impuniti in Serie A

Ma in quelle occasioni ci furono prese di posizioni atte a sminuire l’accaduto. Prima la Curva dell’Inter giustificò i tifosi del Cagliari quasi dando una lezione a Lukaku; poi il Verona disse di non aver udito cori durante il match contro il Milan con un contestatissimo post su Twitter. Infine Atalanta-Fiorentina, con i cori sentiti da tutti, ma sminuiti dall’allenatore nerazzurro Gasperini. Ora la squalifica, seppur con la condizionale, alla curva del Brescia per quel «Pjanic zingaro» piovuto dagli spalti del Rigamonti in occasione della rete del calciatore bosniaco. Piccoli passi, ma anche i bradipi iniziano a muoversi.

(foto di copertina: ANSA/FILIPPO VENEZIA)

Share this article