La Roma daspa a vita il ‘tifoso’ che ha insultato Juan Jesus con frasi razziste

27/09/2019 di Enzo Boldi

Alla fine ha provato a giocare la carta tipica dei razzisti pizzicati con le mani nella marmellata: «Non sono stato io a scrivere quelle cose, mi hanno hackerato il profilo». Queste scuse, però, non serviranno a ripulire la sua fedina dopo quel messaggio razzista inviato a Juan Jesus su Instagram il giorno dopo il match dell’Olimpico tra Roma e Atalanta. Il difensore brasiliano giallorosso ha mostrato il contenuto di quel DM sui propri canali social e il club capitolino ha segnalato quel contenuto alla Polizia Postale. E non solo. Dopo aver individuato chi si celava dietro al profilo denominato ‘Pomatinho’, la società di James Pallotta ha deciso di daspare quel presunto ‘tifoso’ a vita.

LEGGI ANCHE > Malagò inciampa sul razzismo: «Chi simula è peggio di chi fa i buu»

Il messaggio che la Roma invia a tutti – in un momento storico in cui diversi accadimenti all’interno degli stadi sembrano esser ridimensionati e ridicolizzandone la gravità – è che le prestazioni sul campo possono portare a critiche, ma quando si travalica il confine dell’odio con l’insulto per via del colore della pelle e delle proprie origini occorre mettere un argine. E dopo la denuncia, dunque, colpire i presunti tifosi togliendogli la possibilità di seguire da vicino la squadra del cuore.

Il presunto tifoso e gli insulti razzisti a Juan Jesus

Ed ecco che il razzista viene bloccato e ne viene bloccata anche la sua passione per i colori giallorossi. L’uomo, dopo la sconfitta con l’Atalanta, aveva scritto in DM su Instagram a Juan Jesus, facendo riferimento a ‘giardino zoologico’, a una scimmia per poi chiudere il florilegio di ‘complimenti’ con il classico ‘negro’. Dopo la denuncia social del difensore giallorosso e l’annuncio della decisione di dasparlo a vita da parte del club, il presunto tifoso (leone razzista da tastiera) ha provato ad accusare gli hacker.

Le scuse ridicole e la cancellazione dai social dopo il ban della Roma

I suoi profili social, dopo gli insulti a Juan Jesus e quella retromarcia a tratti comica, sono spariti sia da Instagram che da Facebook. Ora il suo volto, oltre che dai social, sarà cancellato anche dagli spalti dello Stadio Olimpico dove non potrà più entrare per seguire la Roma. Una boccata d’ossigeno in un’epoca fatta di negazionismo e giustificazionismo.

(foto di copertina: da profilo Twitter As Roma)

Share this article
TAGS