Il foglietto degli appunti che documenta che Salvini sa che in Emilia-Romagna c’è un buon governo

30/12/2019 di Redazione

StarHotels Excelsior di Bologna. In questa sede, Matteo Salvini ha dato indicazioni per i suoi candidati in Emilia-Romagna, una regione dove – secondo i sondaggi – il centrodestra è costretto a inseguire il Partito Democratico e l’alleanza di centrosinistra guidata da Stefano Bonaccini. Si parla di cosa dire e cosa non dire nei propri collegi d’elezione, alla propria gente, nei comizi che si svolgeranno sul territorio e sui toni da utilizzare sui social network. Spunta qui una sorta di pizzino Salvini.

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Pizzino Salvini, l’ammissione che in Emilia-Romagna c’è un buon governo

Repubblica è in grado di pubblicare un foglietto degli appunti che uno dei partecipanti alla riunione aveva utilizzato e aveva poi dimenticato in albergo, nella sala conferenze. I due giornalisti Giuseppe Baldassarro ed Eleonora Capelli sono entrati in possesso del documento e lo hanno pubblicato. Contiene evidentemente sintesi del pensiero del leader della Lega.

E allora spunta quella frase: «Non discutere del buon governo in Emilia-Romagna perché comunque avvantaggia chi governa». Si tratta di una delle teorie base della politica. Ma che presuppone la consapevolezza, da parte di Matteo Salvini, di concorrere in una regione che, fino a questo momento, è stata amministrata molto bene. Tanto che i suoi militanti e i suoi candidati dovrebbero evitare di parlarne per non fare un favore all’avversario. Strano per un movimento – quello costruito intorno a Lucia Borgonzoni – che parla ogni tre per due di Emilia-Romagna da liberare, di cambiamento, di voglia di essere amministrati da altre forze rispetto a quelle del centrosinistra che l’hanno fatta da padrone negli ultimi decenni.

Nel pizzino Salvini il de profundis al M5S

Matteo Salvini sta quindi ammettendo che l’Emilia-Romagna è governata bene? E se sì, che necessità ci sarebbe di cambiare governatore nell’interesse dei cittadini? Il secondo punto controverso contenuto nel pizzino riguarda la strategia da tenere nei confronti del Movimento 5 Stelle: «Non li attacchiamo, perché stanno scomparendo». Quindi, secondo Salvini, non vale la pena individuare nei vecchi alleati di governo un bersaglio da colpire. Un’altra ammissione di consapevolezza sul fatto che sia l’universo della sinistra il vero pericolo per Matteo Salvini e non più quel ‘terzo polo’ rappresentato dal Movimento.

Ci sono, per questo motivo, dei consigli da seguire. Quello di «alzare il livello, ma con giudizio», di esibire sempre il sorriso, di fare proposte politiche, di parlare di Bibbiano, di attaccare il Pd con le solite argomentazioni su Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e sugli sbarchi. Infine, il consiglio cinico, che dovrebbe far capire che tipo di strategia politica venga puntualmente utilizzata da Matteo Salvini: «Dare a Salvini come argomento una famiglia ancora fuori casa per evidenziare i ritardi nella ricostruzione». Il riferimento è chiaramente al terremoto che ha colpito l’Emilia nel 2012.

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