La stretta delle Regione Campania: stop alle pizze a domicilio e al cibo d’asporto

11/03/2020 di Enzo Boldi

Il giro di vite è stato annunciato dal governatore della Regione Campania: stop alla pizza d’asporto e alla consegna di cibo a domicilio. La decisione è stata anticipata questa mattina a Radio Crc, spiegando che con gli ordini e l’arrivo di piatti già pronti nelle abitazioni si rischia di far aumentare le possibilità di contagio, proprio per la natura del lavoro e dei comportamenti che i riders sono ‘costretti’ a compiere durante le loro consegne. L’ordinanza sarà firmata e ufficializzata nella giornata di oggi, mercoledì 11 marzo, con l’entrata in vigore del provvedimento.

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«Si andrebbe di fronte al rischio di creare troppe occasioni di contagio con migliaia di contatti personali che potrebbero far moltiplicare il numero di contagi – ha detto Vincenzo De Luca nel suo intervento telefonico -. non servono mezze misure, ma servono servono misure rigorose per poter sperare di farcela e superare questo momento. Dobbiamo essere rigorosi, perché se non lo siamo oggi rischiamo di trascinarci il problema tantissimi mesi». Una mossa, dunque, che stringe i cordoni per contenere la diffusone del Coronavirus in Campania.

Pizza d’asporto e cibo a domicilio: lo stop della Regione Campania

Vincenzo De Luca, oltre a fermare la pizza d’asporto e la consegna di cibo a domicilio, si è detto pronto alla chiusura totale di tutto, come richiesto anche dal governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana: «In caso di necessità non ho problemi a chiedere chiusura di tutte le attività, lasciando aperte solo farmacie e i negozi di generi alimentari. Abbiamo pronto anche un piano B qualora aumentasse la diffusione del contagio. Siamo pronti ad aggiungere altri 590 posti letto nelle sale intensive, aumentando i 320 già esistenti. Ma ci auguriamo di non dover arrivare a questo punto così drammatico».

(foto di copertina: da Pixabay)

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