Sanità in Basilicata, il mantra di Pittella: «Dobbiamo accontentare tutti»
06/07/2018 di Gianmichele Laino
La frase chiave che emerge dalle carte dell’ordinanza di arresti domiciliari per il governatore della Basilicata Marcello Pittella rende bene e semplifica la questione relativa all’inchiesta fatta partire dalla Procura di Matera e dalla Guardia di Finanza: «Dobbiamo accontentare tutti». Il presidente della regione è stato accusato di falso e di abuso di ufficio, coinvolto in una inchiesta che ha visto, questa mattina, l’arresto di altre 29 persone per presunti favoritismi nella gestione delle nomine del sistema sanitario lucano e non solo.
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Pittella arrestato, cosa diceva – secondo la procura – per avviare il sistema sanità
Secondo quanto riportato da Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, il fratello di Gianni Pittella – candidato con l’appoggio di 70 sindaci a un secondo mandato come governatore della Basilicata, nelle prossime elezioni amministrative dell’autunno 2018 – sarebbe stato il punto apicale di un sistema che gestiva, a modo suo, l’attribuzione degli incarichi nella sanità della regione.
Le carte della procura di Matera parlano di «sistema di corruzione e asservimento della funzione pubblica a interessi di parte su sollecitazione di una moltitudine di questuanti». E definiscono Marcello Pittella il «Deus ex machina» di questa particolare operazione. Secondo quanto emerge dalle prime indiscrezioni, infatti, per quanto riguarda il settore della sanità, il governatore della Basilicata «influenza le scelte gestionali delle aziende sanitarie e ospedaliere interfacciandosi direttamente con i direttori generali che sono stati nominati con validità triennale dalla sua giunta».
Pittella arrestato, nel mirino nomine dirette e concorsi pubblici
Nel mirino dell’inchiesta non soltanto le nomine dirette, ma anche i concorsi pubblici: secondo la procura, infatti, sarebbero stati gonfiati anche i risultati di alcune selezioni arrivando persino a falsificare i verbali delle varie commissioni giudicatrici per dimostrare che tutti i loro componenti fossero presenti al momento della valutazione dei candidati.
Sull’argomento della sanità in regione Basilicata, Marcello Pittella era intervenuto soltanto qualche giorno fa, nel corso della Festa di Avvenire a Matera. Il governatore aveva espresso delle parole lusinghiere per quanto riguarda la gestione del settore da parte della sua amministrazione: «Abbiamo ridotto negli ultimi tre anni sensibilmente la migrazione sanitaria – aveva dichiarato -. Recuperare 5mila cittadini, che nel 2015 andavano a curarsi fuori, è un numero consistente. Abbiamo recuperato una capacità attrattiva per alcuni aspetti della nostra sanità. Stiamo lavorando per una virtuosa collaborazione anche con altre regioni di confine su specifici settori». Parole che, alla luce di quanto accaduto oggi, suonano come una beffa.