Pippo Baudo e Giuseppe Conte «furbissimo avvocato di provincia non eletto da nessuno»

14/06/2020 di Enzo Boldi

È sempre stato democristiano, anche oggi che la DC non esiste più. Pippo Baudo ha nostalgia di quel periodo storico e di quel partito che, secondo lui, manca fortemente all’interno del dibattito politico e parlamentare. Il decano dei conduttori Rai, che la scorsa settimana ha compiuto 84 anni, ha raccontato la sua visione del mondo (e della televisione) in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera. E ha dato anche un suo parere sulla figura e sull’operato del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

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«Io sono ancora democristiano doc – ha detto Pippo Baudo rispondendo alle domande di Renato Franco su Il Corriere della Sera – Io penso che la Democrazia Cristiana sia la grande assente della politica, se ci fosse un vero leader di una Dc rinnovata avrebbe una grande possibilità di governare. Oggi la politica è molto confusa». Secondo il decano dei conduttori Rai, che per un giorno è stato direttore di Rai Storia decidendone il palinsesto, la DC sarebbe utile, soprattutto in questo periodo storico.

Pippo Baudo e Conte «furbissimo avvocato di provincia»

Se la Democrazia Cristiana non esiste più, ora al governo ci sono Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. A guidare l’esecutivo c’è Giuseppe Conte, una persona definita da Pippo Baudo in questo modo: «È furbissimo: non è stato eletto da nessuno ma comanda e se li porta tutti a spasso che è un piacere. Da collega, visto che sono laureato pure io in Giurisprudenza, lo trovo un furbissimo avvocato di provincia». Ovviamente, occorre ribadirlo, in Italia non esiste l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, ma solo del Parlamento (Camera e Senato) che poi propone un nome per guidare l’Esecutivo.

Sulla tv moderna

Tornando a temi di maggior attinenza con la sua professione, Pippo Baudo si dice molto deluso dalla televisione moderna. Critica la scelta di mandare in onda, in questo periodo, solamente repliche di programma – per via delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria, ndr – e dice la sua anche su Cattelan: «Lui è un oggetto misterioso per me. È un ragazzo colto, che parla benissimo inglese, però gli manca qualcosa. Forse dovrebbe avere il coraggio di fare il salto in Rai».

(foto di copertina: da La Vita in Diretta, Rai 1)

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