Pillon vuole la rivincita contro gli haters del web

L'ex senatore della Lega ha predisposto un'azione con i suoi legali per contrastare le offese ricevute sulla sua pagina Facebook, ad esempio

05/11/2022 di Redazione

Per far capire quanto il web influenzi nettamente anche le nostre vite offline, basta guardare al caso che – in queste ore – sta interessando l’ex senatore della Lega Simone Pillon e gli haters. Quest’ultimo non è stato riconfermato a Palazzo Madama e, quindi, è tornato alla sua vita privata. Uno dei primi atti che sta realizzando da cittadino è quello di analizzare tutte le offese che sono state ricevute sulle sue pagine social (che, durante il suo mandato, erano davvero seguitissime: solo su Facebook, l’ex senatore della Lega conta oltre 100mila followers), prenderle in carico e chiedere un accordo economico ai suoi haters prima della querela vera e propria che potrebbe avviare l’iter in tribunale.

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Pillon e gli haters sui social network, i casi su cui vuole far luce

Lo studio legale che sta assistendo l’ex senatore quantifica, attualmente, in 6mila euro di risarcimento il danno subito dal politico leghista per ogni insulto ricevuto sui social network. E – per quanto riguarda i precedenti – richiama quello dell’azione intrapresa contro gli odiatori seriali del web dall’associazione Odiare ti costa che, tra gli altri, ha supportato Carola Rackete, la capitana della Sea Watch che – dopo il braccio di ferro con Salvini e dopo la manovra forzata per salvare i migranti che stava trasportando sulla sua nave – era stata assalita da orde di haters da social network.

Offese, paragoni con animali, veri e propri attacchi personali (e non rientranti nella sfera della legittima critica politica): sono questi i commenti sui social network che sono stati attenzioni e su cui Simone Pillon baserà la sua accusa. Si tratta di un caso emblematico che ci porta a riflettere innanzitutto sul peso specifico che i social network hanno nella vita delle persone, siano essere personaggi pubblici o privati cittadini. A volte, la leggerezza con cui si commenta sotto a un post non ci porta a immaginare le conseguenze che le nostre parole possano avere nei confronti dell’autore del post stesso o del protagonista di cui quel post parla.

Se si considera, poi, il caso in specie, occorre rilevare come le conseguenze di questi commenti non si fermino alle ore immediatamente successive alla pubblicazione, ma possano al contrario avere degli effetti anche nel futuro.

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