La battaglia per le firme digitali per i referendum continua: domani la consegna di 40mila sottoscrizioni

Intanto continua il presidio degli attivisti dell'Associazione Luca Coscioni al ministero della Transizione Digitale: la polizia identifica i manifestanti

13/07/2022 di Gianmichele Laino

La battaglia per rendere concreto tutto il lavoro che è stato fatto fino a questo momento sulle firme digitali per la proposta dei referendum continua e viene portata avanti dall’associazione Luca Coscioni, sempre davanti alla sede del ministero della Transizione Digitale. Anche oggi, c’è stato un sit-in che ha dato modo ai partecipanti di ribadire l’importanza della costituzione di una piattaforma di Stato efficace che possa supportare i comitati promotori dei referendum, rendendo agevole il processo di sottoscrizione per la presentazione dei quesiti. Oggi, davanti al dicastero guidato da Vittorio Colao, Marco Cappato insieme ai partecipanti al presidio Lorenzo Mineo, Gianfranco Scavuzzo e Fabio Miceli hanno avuto modo di ribadire ancora una volta il messaggio dopo la risposta del ministro all’interrogazione parlamentare del deputato Riccardo Magi.

LEGGI ANCHE > È iniziata la protesta contro il ministro Colao per le sue parole sulla piattaforma per la raccolta delle firme digitali

Piattaforma firme digitali, domani la consegna delle sottoscrizioni

Una giornata che ha visto anche qualche momento di tensione, quando i manifestanti sono stati identificati dalle forze dell’ordine. In ogni caso, Marco Cappato ha voluto ribadire l’impegno dell’associazione Luca Coscioni per una battaglia di civiltà. Depotenziare una piattaforma che non consentirà, differentemente da quanto previsto inizialmente, una autenticazione delle firme digitali per la presentazione dei referendum significa in qualche modo disattendere tutto ciò che è stato costruito fino a questo momento: dapprima la sentenza delle Nazioni Unite che hanno condannato l’Italia per la scarsa accessibilità dei cittadini ai referendum; poi il decreto legge che cercava di ovviare a questo vulnus, prevedendo anche la raccolta firme digitali. Infine, il milione di firme raccolte digitalmente per i referendum sulla cannabis legale e sull’eutanasia legale.

«Sarebbe un colpo esiziale contro i referendum e la democrazia di cui sarebbero responsabili tutti i partiti che sostengono questo Governo – ha detto Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Coscioni -. Personalmente mi preparo anche a una campagna per il non voto alle prossime politiche se veramente Colao procederà con il piano preannunciato di cancellazione della firma digitale sui referendum». Intanto, nella giornata di domani, una delegazione dell’associazione Coscioni incontrerà il ministro Colao per consegnargli le oltre 40mila firme che sono state raccolte, in questi giorni, a supporto dell’iniziativa Giù le mani dalla firma digitale per i referendum: un segnale forte che, nonostante il silenzio dei media sul tema, l’argomento della digitalizzazione delle firme per i referendum è molto sentito dall’opinione pubblica.

Share this article
TAGS