Pernigotti, la rabbia dei lavoratori: «C’è un piano per 25 esuberi»

02/10/2019 di Redazione

Continuano a susseguirsi le brutte notizie per Pernigotti. Dopo il ‘salvataggio’ di Luigi Di Maio risalente ai primi giorni di agosto, quando aveva distribuito cioccolatini ai lavoratori per festeggiare le trattative con  Emendatori e Spes per il ramo gelati e per quello del cioccolato, è arrivata la notizia del naufragio delle due trattative con i turchi di Toksoz. Oggi, arriva un’altra mazzata per chi sta cercando di salvare l’azienda di Novi Ligure. Al tavolo del ministero dello Sviluppo Economico, infatti, si è seduta l’azienda Optima, intenzionata a rilevare il ramo gelati.

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Pernigotti, la notizia dei 25 esuberi

Per fare ciò, tuttavia, è stata manifestata la necessità che – sui 50 lavoratori sotto contratto di Pernigotti – almeno 25 saranno degli esuberi. Una pessima notizia per chi aveva promesso di salvare la storica azienda di Novi Ligure, leader nella produzione di cioccolato, e una terribile notizia per i lavoratori. Il piano per il futuro del noto marchio italiano, infatti, sembra niente affatto roseo, con una serie di vaghe rassicurazioni sull’immediato e con risposte che i sindacati non hanno ritenuto soddisfacenti per il futuro.

Oggi, al tavolo delle trattative, non è più seduto Luigi Di Maio, ma il suo successore Stefano Patuanelli. Ha ereditato una situazione difficile e complessa che sembrava risolta e che, invece, non lo era. Adesso, la trattativa sta prendendo una brutta piega anche per il fronte dei lavoratori: gli esuberi non erano stati messi in conto nei precedenti accordi e adesso questa ipotesi viene sbattuta in faccia, a brutto muso, proprio a quelle persone che contavano di non perdere il proprio posto in azienda.

Il commento dei sindacati sul Pernigotti

«Cosa è cambiato rispetto a due mesi fa? – ha detto il sindacalista della Uila, Pietro Pellegrini – Dove sono gli investimenti? Perché due investitori seri come Emendatori e Spes sono stati esclusi? Serve difendere e puntare un piano industriale espansivo a tutela in primis dei lavoratori. Il piano con tagli al personale non fa altro che vanificare gli sforzi fatti fino a questo momento».

Il cioccolatino, confezionato da Luigi Di Maio quando era ancora ministro per lo Sviluppo Economico, si sta sciogliendo.

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