M5S e Lega si astengono al Parlamento europeo contro il pericolo neonazista quando si parla di Macerata

Il Parlamento Europeo, con una risoluzione (non legislativa) approvata oggi con 355 voti favorevoli, 90 contrari e 39 astensioni, ha cercato di dare un indirizzo agli Stati membri, affinché possano vigilare per impedire la formazione di gruppi fascisti, nazisti, neofascisti e neonazisti. Inoltre, il provvedimento ha denunciato anche l’assenza di provvedimenti adeguati da parte degli Stati membri in merito all’ondata xenofoba e razzista che ha interessato diversi parti d’Europa, Italia compresa.

Pericolo neonazista, la risoluzione del Parlamento UE

Proprio su quest’ultimo punto, in effetti, si è consumato un episodio spiacevole che ben si sposa con la percezione che le istituzioni europee possono avere di alcuni nostri rappresentanti a Bruxelles. L’eurodeputato del Partito Democratico Nicola Danti ha infatti denunciato che sia i colleghi del Movimento 5 Stelle, sia quelli della Lega si sono astenuti quando, nell’articolo sugli episodi di violenza xenofoba, è stato citato – attraverso un emendamento – il raid razzista condotto da Luca Traini a Macerata.

L’ex militante della Lega, che recentemente si era avvicinato ai movimenti di estrema destra, è stato condannato a 12 anni di carcere per l’episodio che lo ha visto protagonista un anno fa, quando – dopo l’assassinio di Pamela Mastropietro – ha dato vita a una vera e propria ritorsione nei confronti di persone di colore, ferendone sei in pieno centro a Macerata.

L’astensione di M5S e Lega sul raid razzista di Macerata

Eppure, evidentemente, per gli eurodeputati di Lega e Movimento 5 Stelle (appartenenti ai gruppi EFDD e ENF del Parlamento UE) non bastava per entrare nel merito della risoluzione. «Oggi, nel voto sulla relazione contro la violenza neofascista in Europa – ha scritto Danti su Twitter -, i grillini si sono mostrati ancora una volta per quello che sono: fedeli alleati della Lega, anche nel chiudere gli occhi di fronte alla violenza razzista di Macerata».

L’emendamento (il Q sexies) faceva proprio riferimento al raid di Macerata, ma da Borghezio a Corrao, l’asse giallo-verde ha deciso di astenersi. Insomma, il problema xenofobia sembra non interessare agli eurodeputati del governo del cambiamento.

FOTO: ANSA / TIBERIO BARCHIELLI / UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI

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