Perché Salah Abdeslam è stato condannato “solo” a 20 anni di prigione in Belgio

23/04/2018 di Redazione

L’ultimo terrorista ancora in vita degli attacchi di Parigi del 13 novembre 2015, Salah Abdeslam, è stato condannato a 20 anni di prigione dal tribunale di Bruxelles per la sparatoria che lo ha visto coinvolto in una periferia della capitale belga il 15 marzo 2016, durante un blitz della polizia.

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Il jihadista francese, insieme al complice tunisino Sofien Ayari, è stato condannato per tentato omicidio in un contesto terroristico e possesso illegale di armi.

Quel 15 marzo, dopo la fuga del 28enne da Parigi, la polizia aveva fatto un incursione in un’abitazione del sobborgo di Forest e si era trovata davanti quattro terroristi. Nello scontro rimase ucciso uno di loro, mentre Abdeslam venne arrestato tre giorni dopo nel quartiere Molenbeek di Bruxelles.

I 20 anni di prigione si riferiscono solo esclusivamente a questo episodio, non alla strage di Parigi che causò la morte di 130 civili e dei 7 attentatori.

Per l’attacco del novembre 2015 il processo deve ancora iniziare (Abdeslam si trova in prigione proprio nella capitale francese). Al momento i giudici stanno terminando la fase d’inchiesta e dossieraggio (i tomi già pronti sono 120).

I magistrati sperano di terminare questa nella primavera del 2019, così da iniziare il processo nel 2020 o al più tardi nel 2021.

(Foto credits: Ansa/Zumapress)

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