Perché le unghie sulla lavagna ci fanno rabbrividire?
01/10/2015 di Redazione
Un nuovo studio attribuisce la colpa alla psicologia e alla forma dell’orecchio
Chi di voi non rabbrividisce all’idea di sentire le unghie stridere sulla superficie di una lavagna? La maggior parte delle persone inorridisce alla sola idea. Perché proviamo un tale fastidio nei confronti di questo suono? Anni di studi hanno cercato di spiegarne il motivo.
TEORIE PRECEDENTI E MODERNE – Precedenti ricerche sul tema suggerivano che il suono ci risulta fastidioso in quanto acusticamente simile al grido di allarme di un primate, ma si tratta di una spiegazione smentita dopo che le scimmie hanno dimostrato di rispondere al rumore bianco con ampiezza simile e altri suoni acuti, mentre gli umani no. Un altro studio, condotto nel 1986, ha manipolato una registrazione delle unghie sulla lavagna scoprendo che le frequenze medio-acute sono la fonte della reazione avversa, ribaltando la credenza che tutto nascesse dai suoni più alti. Il lavoro di Randolph Blake gli ha garantito un Premio Nobel nel 2006. L’ultimo studio, condotto dai musicologi Michael Oehler, dell’Università Macromedia per la Comunicazione e i Media di Colonia, in Germania, e Christoph Reuter dell’Università di Vienna, ha esaminato altri suoni che generano una reazione simile – tra cui il gesso sulla lavagna, gli scricchiolii del polistirolo, una superficie raschiata da una forchetta, per finire con le classiche unghie sulla lavagna.
L’ESPERIMENTO – Ad alcuni partecipanti è stata rivelata la vera fonte del suono, mentre ad altri è stato detto che i suoni facevano parte di una composizione musicale contemporanea. I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di stabilire una classifica dei suoni più fastidiosi, monitorando anche gli indicatori fisici di disagio – frequenza cardiaca, pressione sanguigna e la conduttività elettrica della pelle. Hanno scoperto che i suoni fastidiosi provocano una reazione fisica misurabile, con la conduttività della pelle che cambia in modo significativo. A quanto pare, le frequenze coinvolte nei suoni sgradevoli si trovano anche all’interno della gamma dei suoni prodotti dalla voce umana – tra 2.000 e 4.000 Hz. La rimozione del rumore che fa rabbrividire, eliminandone le frequenze, dal suono complessivo ha cambiato di poco le reazioni degli ascoltatori. È stata quindi identificata una forte componente psicologica: se gli ascoltatori sapevano che il suono ascoltato erano le unghie sulla lavagna, lo hanno valutato come più sgradevole rispetto a chi credeva di ascoltare una composizione musicale moderna. In realtà, però, in entrambi i casi si è manifestata la risposta di disagio fisico. La risposta fisica è probabilmente generata dalla forma del condotto uditivo umano, che amplifica le frequenze in una gamma da 2.000 a 4.000 Hz.