Il rimedio di Virginia Raggi dopo il secondo rogo a La Pecora Elettrica: «Potenziamo l’illuminazione»

07/11/2019 di Enzo Boldi

M’illumino d’immenso. E di luce. Virginia Raggi, dopo il secondo rogo – nel giro di pochi mesi – al caffè letterario La Pecora Elettrica (a Centocelle) ha espresso sdegno per quanto accaduto. Mentre gli inquirenti vagliano diverse piste, tra cui anche quella di un atto di ritorsione di alcuni pusher, la prima cittadina della capitale ha deciso di accendere un faro sulla situazione in quella zona di Roma. E il problema, secondo lei, sta proprio nel sistema di illuminazione di via delle Palme. Ha già avviato, come sottolineato dalla stessa sindaca, i contatti con Acea per provvedere e trovare una soluzione.

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«Nella strada di Roma in cui ieri si è verificato il secondo incendio alla libreria Pecora Elettrica, potenzieremo l’illuminazione, Acea è già a lavoro su questo – ha detto Virginia Raggi a margine di una conferenza stampa ai Musei Capitolini -. C’è da riflettere. È il secondo episodio e non è l’unico perché in quella strada è stato dato alle fiamme anche un altro esercizio commerciale. Siamo molto vicini e li incontreremo. So che le forze dell’ordine stanno indagando sulle cause. È una situazione molto delicata».

La Pecora Elettrica e l’illuminazione

Il problema, dunque, è quello dell’illuminazione. La sindaca fa bene a non sbilanciarsi sulle cause di quanto accaduto la scorsa notte a La Pecora Elettrica a Centocelle, perché le indagini stanno seguendo varie piste (dallo spaccio a quella neofascista). Ma la situazione illuminazione è stata tirata fuori – come da tempismo italico – solamente quando accadono fatti come questo. Molte strade di Roma, soprattutto nella periferie, sono buie per colpa di una carente illuminazione. Non una novità, dunque.

(foto di copertina: Claudio Sisto/Pacific Press via ZUMA Wire + VIDEO FACEBOOK VIRGINA RAGGI)

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