PayPal sospende i pagamenti sul libro «Peppo, il gatto di Aleppo» (a causa della parola Aleppo)

L’ultimo libro che è stato pubblicato dalla casa editrice People (di Giuseppe Civati) si intitola Peppo, il gatto di AleppoUn testo per bambini e non solo che, attraverso un espediente narrativo, racconta la storia del gattile di Aleppo, la città siriana bombardata spesso negli ultimi anni: grazie a una straordinaria mobilitazione social, il gattile ha ricevuto e riceve donazioni per i suoi inquilini felini, ma anche per tante persone che vivono grazie a quell’esercizio. Eppure, occorre registrare un inconveniente con PayPal che ha del clamoroso.

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Il gatto di Aleppo e l’inconveniente con PayPal

Il libro è in uscita il prossimo 7 novembre, ma può essere già pre-ordinato. Per questo, dopo l’annuncio fatto sui social dalla casa editrice People, che ha sponsorizzato l’opera di Maria Cecilia Cavallone con le illustrazioni di Claudia Piras, diversi lettori hanno iniziato a richiederlo alla casa editrice e a effettuare le prime transazioni in moneta elettronica attraverso PayPal.

Come racconta Franz Foti, co-fondatore di People, tutti i pagamenti relativi a quel libro – a un certo punto – sono stati bloccati da PayPal. «Un po’ insospettito – ha scritto su Facebook -, ho chiamato il servizio clienti che, dopo una certa insistenza da parte mia, mi ha spiegato la ragione di questa sospensione. PayPal ha osservato un numero di transazioni a suo dire insolite legate a una parola ancor più insolita: Aleppo, appunto».

La vicenda capitata a People ci fa capire cosa succede a livello finanziario quando si parla di Siria

Il motivo è stato ulteriormente approfondito. Dal momento che, attualmente e nonostante la tregua di cinque giorni su cui Recep Tayyip Erdogan e Donald Trump si sono messi d’accordo, la Siria è un Paese ancora in guerra, PayPal tiene d’occhio tutte le transazioni economiche che riguardano l’area. A  quanto pare, anche se di quell’area trattano a scopi letterari.

Il servizio clienti di PayPal ha però assicurato che, entro 72 ore, una volta fatti gli opportuni accertamenti («ovvero – come ha affermato in maniera ironica Franz Foti -, una volta accertato che People non è una costola dell’Isis), i pagamenti saranno sbloccati.

Ma tutta questa vicenda ha portato il co-fondatore di People e lo stesso Pippo Civati a fare una riflessione: «PayPal si allerta quando sente parlare di Aleppo. Ecco – scrive Foti -, vorrei non fosse solo PayPal, ad allertarsi quando sente parlare di Aleppo. La città siriana, così come Kobane (e come molte altre città che subiscono lo stesso destino e di cui ci curiamo ancora meno) dovrebbe essere una parola in grado di metterci in allerta tutte e tutti. Ma invece così non è».

FOTO: copertina del libro Peppo, il gatto di Aleppo

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