La Commissione Europea sospende il patto di stabilità

20/03/2020 di Enzo Boldi

Da ora in avanti, almeno fino al termine dell’emergenza sanitaria – che non è più circoscritta, ma è una pandemia – gli Stati Membri potranno sforare il tetto del 3% del rapporto tra deficit e Pil. Lo ha annunciato nel pomeriggio di venerdì 20 marzo la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Tutti i Paesi dell’Unione, compresa l’Italia, potranno iniettare nuova liquidità all’interno delle proprie casse proprio per avere le risorse per fronteggiare il Coronavirus e i danni, anche economici, che sta già provocando e provocherà in futuro. Sospeso, dunque, il patto di stabilità.

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In gergo tecnico, quel che ha annunciato nel pomeriggio di oggi Ursula von der Leyen si chiama General Escape Clause. Si tratta di una clausola che, qualora attivata, che permette di intervenire sugli stringenti paletti economici fissati dalla Commissione Europea, allargando le maglie del rapporto deficit/Pil, fissato al 3%. Ora, visto il momento di emergenza, quella clausola è stata attivata, sospendendo temporaneamente il patto di stabilità.

Il Patto di stabilità è stato sospeso dalla Commissione UE

Un fatto storico, una mossa mai fatta prima. «Il Coronavirus ha un impatto drammatico sull’economia, molti settori sono colpiti. Il lockdown è necessario ma rallenta severamente l’attività economica. La scorsa settimana ho detto che faremo tutto il possibile per sostenere l’economia e i cittadini, e oggi rispettiamo quanto detto – ha detto Ursula von der Leyen -. Gli aiuti di Stato sono i più flessibili di sempre e i vostri Governi possono dare i soldi che servono a ristoranti, negozi, imprese piccole e medie».

(foto di copertina: da profilo Twitter di Ursula von der Leyen)

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