La boccata d’ossigeno allo spread dopo l’annuncio dei 750 miliardi della Bce per il coronavirus: stamattina sotto ai 200 punti

Come si sottolineava giustamente qualche giorno fa, al momento dell’uscita pubblica di Christine Lagarde sulla necessità per i Paesi di regolarsi autonomamente in base allo spread e dell’annuncio delle misure della BCE per l’emergenza coronavirus giudicate insufficienti, la comunicazione – per la Banca centrale europea – corrisponde a un effetto diretto sui mercati. Dunque, era impossibile sminuire l’errore della Lagarde come un semplice problema di comunicazione. Basti pensare a quello che è successo oggi dopo l’annuncio di 750 miliardi BCE per fronteggiare, a livello comunitario, l’emergenza coronavirus.

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750 miliardi Bce, la boccata d’ossigeno per lo spread

Lo spread in Italia, che solo ieri aveva fatto da altalena tra i 300 e i 250 punti, è sceso improvvisamente sotto la soglia psicologica dei 200 punti base, nella mattinata del 19 marzo. Un effetto derivante esclusivamente dalla comunicazione, appunto. Ma che si appresta a rappresentare una sorta di svolta in questa crisi economica causata dall’imprevedibile pandemia da coronavirus.

La Bce ha deciso di utilizzare un bazooka da 750 miliardi di euro di titoli pubblici e privati da acquistare entro la fine dell’anno. Una cifra molto più alta rispetto ai 120 miliardi entro fine anno annunciati il 12 marzo scorso. E, finalmente, Christine Lagarde ha pronunciato la formula magica whatever it takes per salvare l’euro e le economie degli stati membri.

750 miliardi Bce, a cosa serviranno

Una misura fondamentale, soprattutto in virtù di una previsione davvero tragica per le economie dell’area euro: sempre secondo la presidente della Banca Centrale Europea c’è da attendersi una recessione del 5% in Europa, se il blocco totale in Italia e negli altri Stati durerà per almeno 3 mesi. Una ipotesi che, al momento, sembra essere quantomai concreta.

Con i 750 miliardi di euro, la Lagarde ha assicurato che tutte le imprese che nei prossimi mesi dovranno indebitarsi per far fronte alle perdite di questo periodo avranno le spalle coperte dalla BCE. Un paracadute importante che, certo, da solo non potrà risolvere tutti i problemi, ma che dà già una dimensione diversa rispetto a quella di sette giorni fa, con l’Unione Europea decisa a fare fronte comune rispetto a questa emergenza e ad affrontarla tutti insieme.

 

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