Le ricerche su Google del 2021 e la pandemia che è diventata solo “burocrazia”

La tradizionale rassegna delle parole più cercate su Google ha anche una sua edizione 2021. Complessivamente, se l’anno scorso le classifiche erano letteralmente dominate da termini riguardanti la pandemia da coronavirus, in questi ultimi 12 mesi l’emergenza sembra essere diventata più una questione burocratica e non un vero e proprio fatto su cui documentarsi. Cosa significa? Che mentre “pandemia”, “coronavirus”, “Covid-19” hanno perso terreno tra le parole più ricercate, ecco che invece assumono una nuova veste termini come “Green Pass” o how to del tipo “come prenotare un vaccino” o ancora servizi come “Classroom” collegati al concetto di didattica a distanza.

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Parole più cercate su Google nel 2021, le classifiche

In Italia, le parole più ricercate sul motore di Mountain View restituiscono uno spaccato di normalità. Tra le prime dieci, le uniche che in qualche modo sono ricollegabili all’emergenza pandemica sono “Green Pass” e “classroom”. Lo abbiamo già detto: riguardano aspetti tecnici della pandemia, non un vero e proprio bisogno di conoscere qualcosa di più sulle dinamiche di espansione del virus. Il Green Pass serve chiaramente per circolare e per accedere ad alcuni luoghi fisici ben specifici (e con la vaccinazione avviata proprio nei primi mesi del 2021, era inevitabile ritrovarselo tra le chiavi di ricerca più utilizzate), Classroom è un servizio di Google che, soprattutto nell’ultimo anno scolastico, è stato uno strumento necessario alla didattica a distanza. La parola più ricercata del 2021 è tornata a essere Serie A, che ha avuto la meglio persino su Europei, nonostante la vittoria della nazionale italiana (probabile che abbia scontato, a inizio anno, la partenza non tra le prime della classe della squadra azzurra, colmando il gap nei mesi dell’evento e in quelli successivi).

Il personaggio più ricercato su Google in Italia è stato l’ex calciatore dell’Inter Christian Eriksen (che ha avuto un malore in campo durante una partita della Danimarca agli Europei e che, per questo, ha tenuto in apprensione milioni di appassionati e non). I successi sportivi sono stati alla base dell’ascesa in top ten di Donnarumma, di Federica Pellegrini, di Matteo Berrettini (secondo assoluto), di Jannik Sinner (due tennisti italiani in top 10, proprio come nella classifica ATP), di Marcel Jacobs. Nell’ambito politico, l’ingresso a Palazzo Chigi di Mario Draghi gli ha sicuramente permesso di sopravanzare Giuseppe Conte (che, tra i politici del 2020, non aveva avuto rivali in questa speciale graduatoria). L’Eurovision ha dato una spinta incredibile ai Maneskin che si sono classificati al quinto posto.

Le prenotazioni dei vaccini, il Green Pass, le regole per le zone arancioni, le autocertificazioni sono state le parole più ricercate nel grande argomento Covid-19. Hanno ottenuto complessivamente più ricerche di informazioni più pertinenti rispetto all’evoluzione della pandemia, come – ad esempio – la chiave “Covid oggi” (per ricercare, verosimilmente, il numero di contagi e di decessi giornalieri nel nostro Paese). Il vaccino AstraZeneca (in virtù soprattutto delle decisioni e delle controdecisioni prese in merito) è stata la parola più ricercata da quando è iniziata la campagna vaccinale.

Nell’how to, oltre al modo per scaricare il Green Pass, c’è stato grandissimo successo per la tematica SPID. L’identità digitale ha letteralmente fatto impazzire gli italiani, che hanno cercato di informarsi per poterla attivare autonomamente. Grandi classici come il nodo alla cravatta o la stesura di un curriculum (o ancora il cubo di Rubik) restano in cima alle ricerche: gli articoli SEO posizionati su Google con queste chiavi permettono agli estensori di avere una rendita sicura.

La pizza in casa resta la ricetta più ricercata, il DDL Zan ha scalato la classifica di chi cercava la definizione secca con la formula “cos’è?”. Solo al terzo posto la definizione di resilienza (che forse ha iniziato a stancare anche i motori di ricerca), mentre il successo inatteso di LOL – mini serie su Amazon Prime – ha stimolato i polpastrelli dei navigatori di Google.

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