Giovane muore investito da treno nel milanese. Si pensa a una folle «roulette russa» con gli amici

21/11/2018 di Enzo Boldi

L’ottimismo di avere i riflessi pronti, la sfrontatezza delle gioventù e il rischio non calcolato della pericolosità di ciò che si sta facendo. Ci sarebbe tutto questo a fare da cornice alla morte di un 15enne alla stazione ferroviaria di Parabiago, cittadina a Nord Ovest di Milano. Un folle gioco con gli amici – questa la prima ipotesi degli inquirenti – , una prova di coraggio per dimostrare di essere grandi e non aver paura neanche di un treno in corsa. Ed è così che il giovane ha perso la vita, colpito da un convoglio della tratta Milano-Domodossola poco dopo le 19 di ieri.

Il racconto dei testimoni, presenti a bordo del treno o sulla banchina della stazione di Parabiago, ha indicato la via per le indagini, portando gli inquirenti a considerare fortemente l’ipotesi di una folle «roulette russa» tra quei giovani. Una scommessa per dimostrare agli altri il proprio coraggio. «Un gruppetto di ragazzi e ragazze era lì sulla banchina. Poi alcuni di loro si sono allontanati, ma uno dei due ragazzini rimasti si è sdraiato sui binari – ha raccontato un testimone oculare della tragedia al quotidiano Il Giorno . Aveva fatto una scommessa con l’amico, con tutta probabilità, mentre l’altro si è seduto sulla panchina a vedere la scena. Il treno è arrivato ed il ragazzo è stato travolto. Sono stato il primo ad avvicinarmi. È stata una scena che non dimenticherò mai».

La roulette russa e la prova di coraggio

Il 15enne, di origini marocchine, viveva con la madre e il resto della sua famiglia a San Giorgio su Legnano. Prima di perdere la vita poco dopo le ore 19 di ieri. L’altro amico 13enne, che dovrebbe essere il ragazzo con cui era stata fatta questa scommessa di coraggio, è stato ricoverato in stato di choc all’ospedale. Dai racconti dei testimoni, poco prima era toccato a lui superare questa «roulette russa», riuscendo a rialzarsi dai binari (su cui si era sdraiato) per tempo.

Un folle gioco dietro la morte del giovane alla stazione di Parabiago

«Perdere la vita a quindici anni per un gioco stupido non ha davvero senso – ha commentato a Il Giorno il sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi -. Non si dà valore ad una cosa preziosa come la vita stessa e questo gesto dimostra davvero che occorre far passare altri messaggi a queste nuove generazioni rispetto all’educazione normale. Quella forse non basta più».

(foto di copertina: archivio Ansa)

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