L’approccio sbagliato di Paolo Mieli su Giulia Sarti e il M5S: «Chi di spada ferisce, di spada perisce»
14/03/2019 di Gianmichele Laino
Ci sono delle vicende che dovrebbero essere lasciate alla sfera personale e privata dei diretti interessati, come affermato ieri all’interno di un editoriale. Spiace, però, vedere che anche le firme più illustri e prestigiose del giornalismo italiano, si veda il caso di Paolo Mieli, sbaglino l’approccio sulla storia che ha coinvolto la deputata del Movimeno 5 Stelle Giulia Sarti. Stando a quanto affermato da alcuni colleghi giornalisti, le foto hot di Giulia Sarti starebbero facendo il giro delle chat dei cellulari.
Paolo Mieli e l’approccio sbagliato al caso di Giulia Sarti
Orgogliosi di non far parte di questo giro, possiamo limitarci a registrare le parole pronunciate dallo stesso Paolo Mieli nel corso di una puntata di Otto e Mezzo dei giorni scorsi. L’ex direttore del Corriere della Sera, infatti, ha affermato di aver ricevuto sul proprio cellulare le fotografie che ritrarrebbero Giulia Sarti in momenti di intimità. Bisogna però chiarire che quelle immagini fanno riferimento a una vicenda del 2013: all’epoca la Sarti, appena eletta deputata, si prodigò per far sparire quelle immagini dal web, rivolgendosi proprio a quell’Andrea Bogdan Tibusche che lei aveva accusato di averle sottratto i soldi destinati ai rimborsi del Movimento 5 Stelle.
Altri video hot attribuiti a Giulia Sarti sono palesemente dei fake e nulla hanno a che fare con la vicenda della deputata. Tuttavia, le parole di Paolo Mieli fanno pensare al pubblico che, dietro alle foto che stanno circolando in chat, ci sia proprio la storia degli ultimi giorni. Tra l’altro, le parole dell’ex direttore del Corriere della Sera evidenziano un approccio sbagliato alla vicenda: «Le foto sono arrivate anche a me, le ho qua nel telefonino – ha rivelato Paolo Mieli -. Però sono arrivate indirettamente da amici che le avevano avute. E oggi è una giornata in cui i giornali stanno impazzendo per queste foto. Nel senso che mi aspetto che – se non sarà stanotte, sarà domani o dopodomani – qualcosa di queste foto uscirà, magari castigate».
Paolo Mieli afferma: «Chi di spada ferisce, di spada perisce»
Dunque, non soltanto Paolo Mieli prevede una pubblicazione delle fotografie intime di Giulia Sarti (che, tra l’altro, risalgono al 2013 e quindi nulla avrebbero a che vedere con questa vicenda), ma addirittura configura questa fuoriuscita di informazioni come una sorta di vendetta politica: «Assisteremo a un balletto ipocrita: prima ci saranno quelli che non le pubblicano, poi quelli che diranno ‘ma le pubblico in parte’ e alla fine usciranno in qualche trasmissione televisiva o sui giornali. Si tratta di una turpe violazione della privacy a fini politici. Come se chi le sta mettendo in giro dicesse al M5S: ‘Avete voluto questo mondo selvaggio? Stavolta ci è capitata dentro una di voi’. È il gusto sadico di dire ‘chi di spada ferisce di spada perisce, adesso ve la beccate voi questa cosa e vedrete’».
Insomma, la colpa di Giulia Sarti sarebbe quella di far parte di un Movimento 5 Stelle che ha fatto della rete il suo bacino d’utenza principale. E qualcuno, per attaccare politicamente il Movimento, si servirebbe della Sarti, usando gli stessi mezzi di comunicazione per i quali i pentastellati sono sempre stati criticati. Ma della vicenda umana e personale della donna, ne vogliamo parlare? Quando troveremo il coraggio di dividere il personaggio Giulia Sarti dall’essere umano? Quando capiremo che tutto questo è una vera e propria gogna dalla quale la giovane deputata faticherà a riprendersi?