Ufficiale: Paolo Gentiloni agli affari economici e monetari

La presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen ha annunciato la sua nuova squadra e, come è stato confermato da alcune indiscrezioni, Paolo Gentiloni è stato nominato commissario agli affari economici e monetari. La nomina era molto attesa: l’Italia si trova a guidare il ‘ministero’ con maggiore peso nella Commissione Europea. Gli altri nomi nella squadra di Ursua Von Der Leyen, che si è detta orgogliosa di subentrare a Jean-Claude Juncker alla guida della Commissione: Valdis Dombrovskis è stato nominato vicepresidente per l’economia, mentre Goulard è stato nominato responsabile per l’Industria e il Mercato interno, Frans Timmermans sarà vice presidente esecutivo per il green deal europeo, Margrethe Vestager, attuale Commissaria alla Concorrenza, è stata nominata vicepresidente esecutiva della Commissione per l’agenda digitale.

Ufficiale: Paolo Gentiloni agli affari economici e monetari

Durante la discussione alla Camera prima del voto di fiducia al governo Conte 2, il nome di Paolo Gentiloni, nominato come commissario europeo, è stato citato più volte, legittimato e onorato come un ritorno alla rispettabilità, un ingresso «da protagonista» in Europa, una conferma di una eccellenza  nazionale e internazionale che contribuirà a far riprendere al Paese il peso che merita all’interno dell’Europa. Il ruolo che Paolo Gentiloni ricoprirà all’interno della Commissione europea sarà quello di responsabile degli Affari economici e monetari della Commissione europea. La comunicazione è stata fatta nel corso della conferenza stampa della Presidente della Commissione Europea eletta dal luglio 2019 Ursula von der Leyen, quando svelerà l’attribuzione dei portafogli.

Paolo Gentiloni e Ursula von der Leyen si erano incontrati pochi giorni fa, descrivendo il loro colloquio come un confronto avvenuto in «un grande clima di amicizia»: lo stesso Gentiloni aveva condiviso una foto con la presidente della Commissione Europea mentre, di spalle alla fotocamera, guardavano la fotografia dei Trattati di Roma.

ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
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