Sport Mediaset e TgCom24 si dissociano dal «tweet razzista» di Paolo Bargiggia
14/07/2018 di Redazione
È vera guerra tra le testate Sport Mediaset e TgCom 24 e il loro giornalista sportivo Paolo Bargiggia. Quest’ultimo, per presentare la finale del mondiale di Russia 2018 tra Francia e Croazia, aveva utilizzato questo tweet:
Una nazionale completamente autoctona, un popolo di 4 milioni di abitanti, identitario, fiero e sovranista: la #Croazia, contro un melting pop di razze e religioni, dove il concetto di nazione e Patria é piuttosto relativo: la #Francia. #iostoconlacroazia 🇭🇷 #WorldCup
— Paolo Bargiggia (@Paolo_Bargiggia) 11 luglio 2018
Sorvolando sull’espressione scorretta «melting pop», che lo stesso Bargiggia aveva attribuito al correttore automatico dello smartphone, il tweet si inserisce a buon diritto in quelli «politicamente scorretti» del cronista sportivo che, da qualche tempo, collabora con il Primato Nazionale, la testata di CasaPound.
Il riferimento alla razza e ai toni eccessivamente nazionalistici non è piaciuto agli organi di stampa (gli altri) per cui Paolo Bargiggia lavora. Sia Sport Mediaset – il giornalista cura una rubrica di calcio mercato molto seguita -, sia TgCom 24 hanno voluto pubblicare una nota all’interno della quale si dissociano completamente dalle parole del loro collaboratore.
«Tgcom24.it e Sportmediaset.it – si legge nella nota – si dissociano fermamente dalle affermazioni dal tenore e dal contenuto razzista pubblicate da Paolo Bargiggia sul suo account personale di Twitter, in particolare quelle legate alla finale mondiale tra Francia e Croazia».
Non si è fatta attendere la risposta di Paolo Bargiggia, che ha annunciato di voler tutelare la sua immagine nelle sedi competenti: «Purtroppo per i signori del comunicato – scrive il giornalista su Twitter – segnalo che in Italia non è previsto il reato d’opinione, che la parola razza è contemplata dalla Costituzione e che il mio tweet non aveva contenuti razzisti. Mi riservo di tutelare la mia immagine nelle competenti sedi».
Purtroppo per i signori del comunicato segnalo che in Italia non é previsto il reato d’opinione, che la parola razza é contemplata dalla Costituzione e che il mio tweet non aveva contenuti razzisti. Mi riservo di tutelare la mia immagine nelle competenti sedi. https://t.co/qPWns83vwI
— Paolo Bargiggia (@Paolo_Bargiggia) 13 luglio 2018