Ancora insulti a Paola Turci perché vuole Roma pulita

08/07/2019 di Redazione

Aveva espresso il suo dissenso subito dopo l’assegnazione delle Olimpiadi 2026 a Milano e Cortina, scrivendo un tweet in cui diceva: «E a Roma vanno le Olimpiadi della monnezza». Per questo motivo era stata pesantemente insultata sui social network, con offese che hanno richiamato anche il grave incidente stradale di cui era stata vittima. Cinque giorni dopo, Paola Turci è stata ospite di Sky Sport per commentare il quarto di finale del mondiale femminile tra Italia e Olanda. Dieci giorni dopo, il popolo del web ha ritirato fuori questa sua ospitata per continuare a polemizzare contro la cantante.

Paola Turci, nuove critiche per aver chiesto una Roma pulita

Secondo questa teoria, il fatto di aver parlato dei rifiuti della Capitale ha dato visibilità alla cantante, che adesso viene chiamata in televisione. Un po’ complottista come teoria. Anche perché la fama di Paola Turci è tale da non aver certo bisogno della ricerca di visibilità attraverso i social network. È stata la stessa Paola Turci a rendersi conto della pioggia di tweet che stavano arrivando, tanto da rispondere all’utente che aveva iniziato la polemica: «Ti riscrivo il mio post, così lo confronti con le stupidaggini che scrivi tu “E a Roma, la città più bella del mondo, vanno le Olimpiadi della monnezza” . Vedi scritto Raggi o Zingaretti? E aggiungo: Roma va ripulita dalla spazzatura ADESSO, chiunque sia il responsabile».

La difesa di Fiorella Mannoia a Paola Turci

Non solo: Paola Turci ha anche annunciato una denuncia contro un utente che l’aveva pesantemente offesa. Insomma, la cantante non ha fatto altro che chiedere via social una Roma pulita. Ma nelle curve sud di Virginia Raggi e Nicola Zingaretti, questa richiesta è suonata come una specie di attacco alla sindaca. Cosa che la stessa Paola Turci ha smentito categoricamente. Nel corso della giornata, la cantante ha ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà: tra questi anche quelli di Fiorella Mannoia, che ha difeso a spada tratta la collega dall’attacco mediatico.

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