Paola Taverna minaccia i sindacati che protestano: «È finita anche per voi» | VIDEO

27/02/2019 di Enzo Boldi

Palazzo Madama ha approvato il decretone su reddito di cittadinanza e quota 100 con 149 sì, 110 no e 4 astenuti, ma a fare rumore è stata la dichiarazione di voto della senatrice Paola Taverna che ha utilizzato toni accesi criticando le proteste delle opposizioni – in particolare del Partito Democratico – che l’hanno interrotta più volte. Gli attacchi non sono stati solo alla Sinistra, ma anche ai sindacati rei, secondo la parlamentare a Cinque Stelle, di contestare un provvedimento come il reddito.

«I sindacati sono scesi in piazza contro il reddito di cittadinanza, peraltro insieme a Confindustria – ha detto Paola Taverna durante la sua dichiarazione di voto a Palazzo Madama sul decretone -. È finita anche per voi, vi siete arroccati sulle vostre prerogative, dimenticando che dovevate rappresentare i più deboli e non i più forti». La senatrice M5S, famosa – tra le altre cose – anche per i suoi sfoghi in Aula, ha poi provocato ripetutamente le opposizioni, con la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati costretta più volte a richiamare all’ordine.

Paola Taverna dice ai sindacati:  «È finita anche per voi»

Se le parole sui sindacati fanno discutere – perché si nega la possibilità di democratica contestazione ai provvedimenti di un governo, giusti o ingiusti, legittimi o illegittimi – fanno sorridere due citazioni fatte da Paola Taverna in apertura e in chiusura del proprio intervento. La prima – probabilmente involontaria – è stata quando la senatrice ha citato Joseph Goebbels, ministro della Propaganda nazista del Terzo Reich: «Oggi è un nuovo inizio della storia».

La citazione di Madre Teresa di Calcutta

La seconda, invece, ha delle vesti più sacre. Per scagliarsi contro le opposizioni, infatti, Paola Taverna ha deciso di tirare in ballo addirittura una Santa: «Mentre vi sentivo parlare pensavo: ‘ma questi che ne sanno della povertà’. Madre Teresa di Calcutta, invitata a un convegno sulla fame nel mondo disse: ‘ci vengo a patto che, chi vi parteciperà, rispetti almeno per tre giorni il digiuno. Per parlare di fame, bisogna avere fame’. Allora io ai colleghi senatori che vogliono parlare di povertà dico ‘imparate a vivere con 400 euro al mese, come hanno preteso che facessero i nostri pensionati’».

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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