Quali sono le tipologie di pagamento elettronico più diffuse e quali sono le differenze

Nell'ambito di una crescita generalizzata, in area euro, dei pagamenti non legati al contante, analizziamo quali sono le tipologie di pagamento elettronico preferite dagli abitanti dell'UE

23/11/2023 di Gianmichele Laino

La crescita dei metodi di pagamento digitali non è un mistero. In Italia, c’è stata sicuramente una forte accelerazione durante il periodo del coronavirus – per ovvie ragioni -, ma in generale alcune misure interne (si pensi al cashback o alla lotteria degli scontrini) hanno dato un input forte all’acquisto attraverso moneta elettronica. A questo vanno ad aggiungersi bonifici e altri strumenti di pagamento che hanno preso piede nell’ultimo periodo. Per questo motivo, le statistiche sui pagamenti elettronici più diffusi e sui vari sistemi di pagamento sono sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione Europea che, recentemente, ha diffuso alcuni report (legati al 2022) sulla crescita dei sistemi elettronici di pagamento. È indubbio, innanzitutto, che nell’ultima parte dello scorso anno, i pagamenti elettronici siano cresciuti dell’8.8% rispetto al semestre precedente. Occorre, dunque, analizzare quale tipologia di sistema è stato maggiormente utilizzato tra quelli presi in esame dalla Banca Centrale Europea.

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Pagamenti elettronici più diffusi, cosa dicono i dati

La BCE ha osservato che, per quanto riguarda la carta di credito, il numero dei pagamenti di questo tipo nell’area dell’euro è aumentato del 13,5% a 35,8 miliardi rispetto al semestre precedente. Anche il quantitativo di spesa effettuata attraverso carta di credito è aumentato, attestandosi su 1,5 triliardi di euro, per una spesa media – per ciascuna transazione – di 41 euro. In una tendenza che punta generalmente verso l’alto, possiamo dire che la diretta conseguenza è stato anche un aumento del contact less, con transazioni cresciute del 17,7% per chi ha utilizzato questo metodo.

Nella seconda metà del 2022, anche il numero dei bonifici all’interno dell’area euro è aumentato del 5,1% a 13,4 miliardi rispetto al semestre precedente. Il corrispondente valore totale è aumentato del 2,2% a 111mila miliardi di euro. Si tratta di un metodo che sicuramente ha visto una crescita leggermente più bassa rispetto alla carta di credito, ma che ha comunque fatto la sua parte.

Sempre nella seconda parte del 2022, il numero di addebiti diretti nell’area dell’euro è aumentato dello 0,8% a 10,7 miliardi rispetto al semestre precedente, e il corrispondente valore totale è aumentato del 14,4% a 4,4 trilioni di euro. Sul totale degli addebiti diretti, quelli con mandato elettronico rappresentano il 13%, quelli con consenso dato in altre forme l’87%, mentre in valore la ripartizione va dal 18% all’82%. Infine, la moneta elettronica: il valore è aumentato dell’8,2% a 4,5 miliardi rispetto al semestre precedente, e il valore corrispondente è aumentato del 12,2% a 0,3 miliardi di euro.

L’Italia, sebbene i dati nazionali siano in crescita, non è leader in nessuno di questi metodi di pagamento. Per le carte di credito, è il Portogallo a registrare le quote maggiori, per i bonifici, invece, è la Lettonia a fare la parte del leone. Sugli addebiti diretti, è la Germania a essere leader.

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