I Paesi con l’economia digitale hanno affrontato meglio il coronavirus

Secondo il World Economic Forum, Olanda, Paesi scandinavi, Nuova Zelanda, Singapore, Stati Uniti hanno superato meglio la pandemia

15/12/2020 di Gianmichele Laino

Olanda, Paesi scandinavi, Nuova Zelanda, Singapore, Stati Uniti. Sono i Paesi che, secondo il World Economic Forum, hanno superato meglio la prima parte della pandemia mondiale (e una sezione significativa della seconda). Lo hanno fatto, principalmente, dal punto di vista economico e del welfare: questi indici, come si può facilmente notare (soprattutto per la diffusione della pandemia in Olanda, in Svezia e negli stessi Stati Uniti) non coincidono con il numero di contagi e il bilancio delle vittime, ma tant’è.

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Paesi che hanno superato il coronavirus, i criteri analizzati

L’elemento principale che è stato valutato dal WEF riguarda un aspetto molto importante delle economie più avanzate, ovvero il digitale. Secondo il Forum, i Paesi che hanno convertito da più tempo il proprio flusso di lavoro sfruttando gli strumenti informatici e digitali sono anche quelli che hanno avuto gli effetti di impatto minore dalla pandemia.

In particolare, i Paesi Bassi, la Nuova Zelanda, la Svizzera, l’Estonia e gli Stati Uniti hanno utilizzato al meglio gli strumenti digitali per poter salvaguardare al massimo il proprio sistema economico. Tuttavia, se la Nuova Zelanda e l’Estonia hanno conseguito risultati importanti anche dal punto di vista dei contagi, è vero anche che Paesi Bassi, Svizzera e Stati Uniti – pur avendo avuto un grande impegno dal punto di vista dell’economia digitale – non hanno avuto la stessa risposta dal punto di vista sanitario (si ricordi l’allarme elvetico sulle terapie intensive e il fatto che gli Stati Uniti siano stati il Paese con il numero assoluto più alto di contagi e di vittime).

Paesi che hanno superato il coronavirus, i consigli

Questo per evidenziare, comunque, il grande gap tra la visione del World Economic Forum e la gestione sanitaria dalla pandemia. Il Forum ha consigliato, in ogni caso, per i vari Paesi, una gestione che possa passare dal miglioramento dei servizi pubblici, dalla migliore gestione del debito pubblico e da una ulteriore crescita della digitalizzazione. Tutti campanelli d’allarme che il nostro Paese, non certo tra quelli menzionati dal rapporto del WEF, dovrebbe far bene ad ascoltare. E non soltanto per la gestione della pandemia.

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