Padre Maccalli è vivo. Diffuso un video dello scorso 24 marzo
06/04/2020 di Enzo Boldi
Il frame del video è stato diffuso in esclusiva dal quotidiano Avvenire. Nell’immagine si vedono Padre Maccalli e Nicola Chiacchio seduti, uno al fianco dell’altro, mentre parlano davanti a una telecamera. Un breve messaggio di un video – non ancora pubblicato – di soli 24 secondi. Il tutto risale al 24 marzo, come detto dal religioso nel corso delle sue poche parole, e mostra lo stato di salute dei due italiani rapiti – in tempi diversi – in Niger e in Mali.
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«Mi chiamo Pier Luigi Maccalli, di nazionalità italiana, oggi è il 24 marzo. Mi chiamo Nicola Chiacchio», queste le parole pronunciate dai due e riportate dal quotidiano Avvenire che preferisce – per ovvi motivi di sicurezza – non diffondere il nome di chi ha inviato loro questo filmato che ha riacceso le speranze dopo i silenzi durati anni. A mettersi in contatto, indirettamente, con la redazione del giornale di ispirazione cattolica, è stato lo stesso gruppo jihadista che, anche secondo le testimonianze, aveva rapito il missionario in Niger.
Padre Maccalli e Nicola Chiacchio sono vivi
Del missionario cremasco si erano perse le tracce il 17 settembre del 2018 in Niger. Da allora non si erano più avute sue notizie, ma solo alcune testimonianze che avevano riscritto il cerchio dei responsabili di quel rapimento. Il tutto era avvenuto durante la sua missione di Bomoanga, a circa 150 chilometri dalla capitale del Niger Niamey. Il filmato sarebbe stato girato in Mali e Padre Maccalli si trova seduto al fianco di Nicola Chiacchio.
Il video inviato ad Avvenire
Di quest’ultimo si sa poco. Le prime ricostruzioni, infatti, sottolineano come si siano perse le sue tracce qualche anno fa quando, per motivi turistici, aveva attraversato il Mali. Da quel giorno non si è saputo più nulla di lui, fino a questo video in cui compare seduto con Padre Maccalli. Segno che il gruppo che li ha rapiti è lo stesso.
(foto di copertina: da video esclusivo di Avvenire)