Domani, alle 15, Michele Santoro in conferenza stampa per rivolgere al Parlamento l’appello di “Pace Proibita”

Al fianco del giornalista anche Sabina Guzzanti e il direttore di "Avvenire" Marco Tarquinio

16/05/2022 di Redazione

Si parlerà di guerra e di pace, ma soprattutto di come i media stanno raccontando una guerra senza mai aprire agli spiragli di pace. Dopo l’evento al Teatro Ghione dello scorso 2 maggio, il tema della “Pace Proibita” sollevato da Michele Santoro sarà l’argomento al centro della conferenza stampa in programma domani – martedì 17 maggio – nella 5, presso la sala Walter Tobagi della FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana). Lì sarà esposto il rinnovato appello formulato dai promotori e indirizzato all’intero Parlamento italiano.

LEGGI ANCHE > Ma perché i giornalisti oggi insistono con la partnership Santoro-ByoBlu se era stata smentita ieri?

Il luogo scelto non è casuale: la sala Walter Tobagi della Federazione Nazionale Stampa Italiana. Perché la guerra fa da cornice a uno degli argomenti di ampio dibattito di queste lunghe settimane di conflitto: come i media italiani in tutte le sfaccettature (dai quotidiani cartacei ai siti di informazione, passando per radio e televisione) stanno narrando gli eventi bellici che stanno avvenendo in Ucraina al pubblico nostrano. Una conferenza stampa in cui i tre protagonisti – Michele Santoro, Sabina Guzzanti e il direttore di Avvenire Marco Tarquinio – parleranno anche dello stato di salute dell’informazione italiana in tempi di guerra.

Pace Proibita, la conferenza stampa di Santoro, Guzzanti e Tarquinio

Non sarà trattato, dunque, solamente il contesto storico-politico (a livello internazionale) in cui si sta muovendo questa guerra. Si parlerà molto di informazione. In particolare della televisione pubblica. Già in passato, infatti, Michele Santoro aveva sottolineato come quegli italiani contrari all’invio delle armi non abbiano mai trovato uno spazio a loro dedicato nei vari telegiornali (soprattutto in quelli della Rai), nonostante i sondaggi raccontino una volontà maggioritaria in quella direzione.

Non si fa, dunque, riferimento ai talk show (che hanno dinamiche e pubblico differente rispetto all’istituzione rappresentata da un telegiornale), ma al pluralismo informativo assente sui media che fanno informazione. Ed è questa una delle pecche maggiori su cui la conferenza stampa di tre dei promotori di “Pace Proibita” si concentrerà domani pomeriggio. L’evento si svolgerà a Roma, alle ore 15 nella sede della Fnsi, in corso Vittorio Emanuele II 349 e sarà trasmesso in diretta sul canale Facebook di Giornalettismo.

Share this article