L’autista del bus dirottato prima della condanna in aula: «Salvini piccolo duce»
15/07/2020 di Gianmichele Laino
Prima che i giudici pronunciassero la condanna a 24 anni per Ousseynou Sy, l’autista che a San Donato Milanese tentò di dirottare un autobus con 50 ragazzini a bordo, quest’ultimo ha voluto rilasciare delle dichiarazioni spontanee per esporre le motivazioni che hanno portato a compiere quel gesto feroce, per il quale soltanto la prontezza di alcuni passeggeri dell’autobus e il rapido intervento delle forze dell’ordine hanno evitato il peggio. Ousseynou Sy accusa Salvini per quello che ha fatto nel marzo del 2019.
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Ousseynou Sy accusa Salvini: «Piccolo Duce»
Dopo essersi tolto una mascherina in cui vi era ricamata la scritta L’Africa non muore mai, Ousseynou Sy ha pronunciato il suo discorso politico, un attacco vero e proprio alle forze sovraniste e in particolare a Matteo Salvini: «Se volete condannarmi fate pure, ma ricordatevi che il mio gesto aveva solo lo scopo di salvare vite umane, perché non se ne poteva più. Tutti i giorni vedevo orrori. Io accuso Salvini, un piccolo Duce, per quello che è successo: chiedo giustizia per tutte le famiglie che hanno visto i loro cari morire davanti alle coste dell’Italia».
Il caso di Ousseynou Sy è stato riconosciuto come attentato terroristico, il secondo commesso su suolo italiano dopo quello risalente al 3 febbraio 2018 e commesso da Luca Traini (che accoltellò sei persone nere a Macerata). In aula a Milano, oggi, è arrivata una sorta di rivendicazione, condita anche dalle motivazioni che hanno spinto l’uomo a compiere il suo gesto.
Immediata la replica di Matteo Salvini, che ha subito evidenziato le parole dell’autista condannato a 24 anni. In u post su Facebook si è augurato che Ousseynou Sy non esca mai più di galera:
Ousseynou Sy accusa Salvini e i suoi decreti sicurezza
Secondo l’attentatore di San Donato Milanese, alla base del suo gesto ci sarebbe stata la protesta nei confronti dell’approvazione dei decreti sicurezza di Matteo Salvini. La mamma di Adam, uno dei bambini presenti sull’autobus a cui successivamente è stata concessa la cittadinanza italiana, ha risposto a questa dichiarazione: «Tutti noi siamo impressionati e condanniamo per le morti i mare, ma lui ha sequestrato dei bambini figli di immigrati e non ci crediamo che lo abbia fatto per protesta».