Negoziante rapinata e poi violentata: l’aggressore incastrato dal test del Dna

Incastrato dal test del Dna e dai lucidi ricordi della vittima: un uomo è stato arrestato a Osio Sotto per aver rapinato e poi violentato una ragazza di 27 anni il 7 giugno. La prova inconfutabile del Dna.

Negoziante rapinata e poi violentata: l’aggressore incastrato dal test del Dna

Diop Moustapha, senegalese di 29anni, aveva aspettato che la ragazza rimanesse sola per chiudere il centro estetico in cui lavorava, quando l’ha aggredita. Dopo averla minacciata con un coltello e aver preso il denaro contante dalla cassa, circa 200 euro,  l’uomo ha violentato la ragazza di 27 che lavora in un negozio di Osio Sotto. Un incubo durato un’ora per la giovane, che aveva tentato invano di difendersi graffiando e mordendo il suo aggressore. Dettagli che hanno favorito l’identificazione dell’uomo: la giovane si era recata in Ospedale subito dopo la violenza, dove si era sottoposta a tutti i test. Proprio il materiale biologico ha incastrato l’uomo: la prova del Dna è stata determinante per inchiodare l’uomo che la vittima aveva già riconosciuto tra le foto segnaletiche che le erano state mostrate dai Carabinieri.

L’uomo di 29 anni era già noto alla giustizia. Nel 2014 era stato condannato a un anno e due mesi per violenza sessuale e per aver aggredito una donna in un parcheggio. All’epoca, era incensurato e la sua pena venne sospesa, facendogli scontare un solo giorno in carcere.  Se venisse condannato per questi nuovi reati, dovrà di fatto scontare anche la pena precedente. Gli inquirenti hanno subito ipotizzato che si trattasse dello stesso uomo che aveva tentato di violentare una prostituta il 13 giugno scorso. La donna, che lo aveva denunciato, ha riconosciuto il suo aggressore nella stessa persona identificata dalla negoziante. E sembrerebbe essere sempre lui lo stesso che aveva derubato un’altra prostituta. «Non si escludono altri casi soprattutto ai danni di prostitute» ha dichiarato il colonnello Paolo Storoni comandante provinciale dei carabinieri che in conferenza stampa insieme al pm Carlo Pugliese ha presentato ai giornalisti il fascicolo della collega Laura Cocucci, evidenziando come le violenze contro le donne e le fasce deboli della popolazione sia in aumento, così come le denunce.

(credits immagine di copertina: foto generica volante carabinieri Pixabay License)

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