Oscurata la community dove i giovani si scambiavano consigli su come suicidarsi

Erano iscritti oltre 17mila tra ragazze e ragazzi. Le indagini erano partite dalla morte sospetta di due cittadini romani. Sul sito ci si scambiavano pareri sulle sostanze da ingerire e molto altro

07/06/2021 di Enzo Boldi

Una piattaforma globale che aveva dato vita a una vera e propria community di giovani con intenti suicidari. Ora quel portale non è più raggiungibile in Italia dopo le indagini affidate alla Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Polizia di Stato ed al Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Lazio”. Il tutto è partito dall’inchiesta sulla morte di due giovani cittadini romani, entrambi deceduti a febbraio dopo aver assunto del salnitro, una sostanza tossica. E da lì si è arrivati a quel sito suicidi che conta oltre 17mila iscritti da tutto il mondo. Tra di loro anche moltissimi ragazzi italiani.

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Dall’analisi effettuata dagli esperti della Polizia Postale sono emersi i dettagli dei contenuti che si scambiavano gli iscritti a quel sito. E, come si legge nella nota che ha accompagnato il provvedimento del Tribunale della Repubblica di Roma, «tutti legati dall’interesse nel trovare supporto per portare a compimento l’intenzione di suicidarsi». All’interno della community, infatti, c’erano scambi di opinioni sui metodi di suicidio: in particolare, in tanti chiedevano quali sostanze ingurgitare per potersi suicidare.

Sito suicidi oscurato in Italia dopo due morti sospette a Roma

Il supporto non era solamente tecnico, ma anche morale. Le forze dell’ordine hanno individuato – analizzando le chat sul portale (di cui non faremo il nome per evitare speculazioni ed emulazioni) – interazioni tra gli iscritti che, in lingua inglese, chiedevano, ricevevano e davano suggerimenti sui migliori modi per togliersi la vita. L’indagine, come detto è partita da due casi a Roma, ma – secondo gli inquirenti – ce ne sarebbe un terzo avvenuto qualche mese fa a Palermo. E le chat riferite a quel sito suicidi sono state trovate nel cloud dei tre giovani che si sono tolti la vita.

(foto da: Pixabay)

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