L’orsa JJ4 vince la prima battaglia: non sarà abbattuta
10/07/2020 di Redazione
L’orsa JJ4 non verrà abbattuta. La decisione del Tar di Trento contro la decisione del presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti (Lega) ha stabilito che prima di arrivare a questa extrema ratio – pure prevista dai disciplinari forestali in materia di animali selvatici – occorrerà valutare altre azioni più proporzionate alla situazione. L’orsa JJ4 era stata catturata dopo che aveva aggredito padre e figlio sul monte Paller.
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Orsa JJ4 non verrà abbattuta
Le associazioni ambientaliste che avevano presentato ricorso – la Lav, Lac, Lipu, WWF e Lndc – hanno ottenuto dunque un successo rispetto alle loro stesse rivendicazioni, che erano state sostenute anche da una delle due persone che erano state aggredite qualche giorno fa dalla stessa orsa. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa si era collocato sulla medesima linea delle associazioni ambientaliste chiedendo al presidente della provincia autonoma di Trento di recedere dalla propria decisione originale.
Tuttavia, Maurizio Fugatti era stato l’unico che in questa vicenda aveva preso una posizione molto risoluta, tenendo il punto sull’abbattimento dell’animale selvatico. Abbattimento che, in ogni caso, non è completamente da escludere, dal momento che ci saranno sicuramente altre udienze che potranno riscrivere l’esito della sentenza del Tar. Inoltre, Fugatti non sembra retrocedere e continua a mantenere una posizione piuttosto attendista: «Noi lavoriamo per la cattura – ha dichiarato -. Il Tar in via cautelare dice che non può essere applicato l’abbattimento ma che si devono individuare altri metodi come la cattura per successiva captivazione o la cattura per il radio marcaggio. Ne prendiamo atto e attendiamo il merito del provvedimento».
Il commento delle associazioni animaliste
Questa mattina la Lav ha festeggiato la notizia sul proprio profilo Facebook, sottolineando che il successo sia frutto di un ricorso congiunto con WWF, LAC, LIPU e LNDC. Per le prossime udienze l’intento rimane quello: «Faremo tutto il possibile insieme ai nostri avvocati perché lo possa essere per sempre». La Lac ha chiarito, sempre tramite post Facebook, che «il decreto del TAR chiarisce che la decisione di uccidere l’orsa non sarebbe proporzionata ai fatti accaduti, ancor di più perché lo stesso Pacobace prevede anche altre azioni “energiche” che però non contemplano l’uccisione dell’orsa».