Così fan tutti: OpenAI apre un ufficio in Irlanda

Come ormai hanno già fatto molte altre aziende Big Tech americane (e non solo), Dublino ospiterà un ufficio dell'azienda di Sam Altman

15/09/2023 di Enzo Boldi

È ormai una caratteristica (anzi, una dinamica) comune a tutte le aziende multinazionali del settore tech: quando si decide (anche per obblighi normativi) di mettere un piede in Europea, la scelta ricade sull’Irlanda. Dopo Apple, Meta e Google – per citare le principali – ecco che OpenAI ha deciso di fare il “grande salto” aprendo un ufficio a Dublino. Attenzione, però: nel Vecchio Continente, l’azienda di Sam Altman (quella che ha sviluppato ChatGPT) aveva già aperto una sede. A Londra che, ovviamente, non fa parte degli Stati membri.

LEGGI ANCHE > «Faranno la cosa giusta», cosa ha detto Sam Altman dopo il vertice sull’AI

Giugno 2023, Londra. Settembre 2023, Dublino. Le due mosse strategiche sono state comunicate sul blog dell’azienda che ha spiegato – in entrambi i casi – l’intento è quello di formare i giovani allo sviluppo informatico e di collaborare con i governi per le regolamentazioni legate al comparto dell’intelligenza artificiale. E proprio per l’Irlanda, sono state aperte nove posizioni lavorative.

OpenAI a Dublino, l’apertura del nuovo ufficio in UE

A differenza delle altre aziende Big Tech, però, la sede di OpenAI a Dublino non sarà quella di rappresentanza legale nell’Unione Europea. Per il momento, dunque, non ci può fare riferimento – almeno stando alle dichiarazioni ufficiali – all’intenzione di sfruttare le condizioni fiscali favorevoli presenti in Irlanda rispetto a tutti gli altri Stati membri dell’Unione Europea. A spiegarlo è stato Jason Kwon, chief strategy officer dell’azienda di San Francisco, alla Reuters. Stando alle sue dichiarazioni, infatti, al momento OpenAI non è redditizia. Una versione che può essere veritiera, ma il futuro potrebbe regalare grandi profitti all’azienda di Sam Altman. Quindi, senza fare troppi giri di parole, possiamo dire che la scelta di Dublino sia stata fatta anche in previsione di una crescita esponenziale.

Le reazioni

Se del futur non v’è certezza, il presente sembra essere molto ben strutturato. E persino membri del governo irlandese sono molto favorevoli a questo primo passo di OpenAI a Dublino, anche perché questa mossa sembra essere il primo concreto step di avvicinamento verso l’Europa. Soprattutto dopo l’alert – e la “trattativa” – lanciato dal Garante Privacy italiano su ChatGPT.

«Affinché l’Irlanda possa beneficiare dell’intelligenza artificiale, è essenziale garantire la presenza di un ecosistema forte e di supporto e crediamo che aziende come OpenAI che operano in Irlanda possano contribuire a costruire sulle nostre basi per sostenere la ricerca e l’innovazione emergenti sull’intelligenza artificiale, e garantire che la nostra forza lavoro sia ben preparata».

Parole e musica di Simon Coveney, ministro per le Imprese, il commercio e l’occupazione dell’Irlanda. Dunque, il progetto è appena iniziato.

 

Share this article
TAGS