Gli Open Day di Roma per la CIE sono efficaci?

Attraverso dati e cronaca recente abbiamo cercato di capire quanto beneficiano i cittadini romani degli Open Day per chiedere la CIE

29/05/2023 di Ilaria Roncone

Come stanno andando gli Open Day CIE indetti dal Comune di Roma? A partire dal funzionamento e dai numeri in termini di adesione, proviamo a capire se iniziative come queste – inserite nell’ambito de “La città dei 15 minuti” – possono contribuire in maniera rilevante ad assottigliare i numeri alti e le richieste di CIE a Roma che portano a liste di attesa che possono arrivare fino a nove mesi.

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Open Day CIE, come funzionano?

Gli Open Day di Roma Capitale per il rilascio della CIE prevedono l’apertura straordinaria di una serie di uffici e punti nei quali ritirare la carta di identità elettronica. Per il ritiro, come spiegato dal Comune di Roma sul sito nelle pagine dedicate a queste iniziative – l’ultima nel weekend appena trascorso -, è necessario aver prenotato presso il sito Agenda CIE del Ministero dell’Interno fino a esaurimento delle disponibilità.

Come specificato anche dal profilo Twitter del Comune, per lo scorso weekend l’apertura delle prenotazioni è stata posticipata per via dei problemi che sono stati registrati con il sito della CIE che non risultava essere accessibile.

Per riuscire ad avere la carta di identità elettronica è necessario presentarsi muniti non solo del ticket di prenotazione rilasciato una volta prenotato l’appuntamento sul sito ma anche di fototessera, del vecchio documento e di una carta di pagamento elettronico.

Come stanno andando gli Open Day CIE?

Come viene specificato nelle pagine dedicate, ogni weekend viene rilasciato qualche centinaio di CIE. In quello del 13 e 14 maggio sono state 400 mentre nello scorso si è arrivati oltre quota 700. Numeri che sicuramente contribuiscono, in qualche modo, a snellire le file negli uffici adibiti a Roma ma che – probabilmente – non possono fare la differenza anche alla luce di quanto emerso in una recente inchiesta di Roma Today.

«Da aprile a oggi – affermava l’Assessore Catarci lo scorso ottobre 2022 – sono circa 14 mila le carte d’identità elettroniche complessivamente rilasciate da Roma Capitale in occasione degli open day e il prossimo weekend saranno garantite ulteriori 900 richieste di CIE».

“Con 130 euro in contanti ho saltato la fila per rinnovare la carta d’identità”, questo il titolo esplicativo dell’articolo, in cui viene raccontato dell’esistenza di un’«agenzia romana “aiuta” a sbrigare la pratica entro un paio di settimane» nonostante, come risulta dal sito del Ministero dell’Interno, ci possano volere anche mesi e mesi per prendere un appuntamento. Una lettrice ha raccontato che, a fronte di tempi lunghissimi che arrivavano fino a nove mesi, pagando 130 euro a questa sedicente agenzia ha avuto la possibilità di avere il documento rinnovato nel giro di una settimana. Dal lavoro di Roma Today è nata, giustamente, un’inchiesta per accertare quello che accade in questo specifico frangente.

Non solo truffe, i numeri di CIE e anagrafi

Al di là dei posti “rubati” con truffe come questa, ci sono un’altra serie di numeri e di problemi non di poco conto da tenere presenti. Numeri e fatti che influenzano non solo il rilascio della CIE nella capitale ma – più in generale – quello in tutta Italia. Partiamo proprio dalla scelta di governo di sostituire lo SPID con la CIE che, ovviamente, ha fatto sì che le richieste aumentassero. Richieste che, ancora, risentono di tutti quegli appuntamenti che – a causa della pandemia – sono stati rimandati. A tutto questo si va a sommare anche la carenza di personale negli uffici anagrafici romani.

Nel 2022 il Campidoglio è riuscito a rilasciare 305 mila CIE, record che si punta a battere nel 2023 (Andrea Catarci, Assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti, ha affermato che «tra gennaio e marzo abbiamo distribuito 27mila Cie al mese, se manterremo questo ritmo chiuderemo il 2023 con 340mila»).

Stando al monitoraggio mensile condotto sulle attese degli uffici dell’Anagrafe centrale di Roma, ad aprile 2023 occorreva aspettare – in media – 80 giorni per prendere un appuntamento. Rispetto al mese precedente, marzo 2023, l’attesa era aumentata di 12 giorni.

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