Open Arms infine accetta Minorca: «Decisione incomprensibile, Spagna e Italia se ne assuma la responsabilità»

La Open Arms, dopo aver in un primo momento deciso di rifiutare l’offerta fatta dalla Spagna di attraccare nel porto sicuro di Minorca, ribadendo l’urgenza di dover sbarcare immediatamente a Lampedusa, ha deciso di accettare l’offerta fatta da Danilo Toninelli e portare i migranti a Minorca.

Open Arms infine accetta Minorca: «Decisione incomprensibile, Spagna e Italia se ne assuma la responsabilità»

Viene definitacomunque una «decisione incomprensibile», ma alla fine Open Arms ha deciso di accettare il porto sicuro a Minorca da raggiungere scortata da navi della Guardia Costiera Italiana. «Spagna e Italia si assumano la responsabilità».

«Dopo 18 giorni di stallo, Italia e Spagna sembrano finalmente aver trovato un accordo, decisione che ci appare del tutto incomprensibile -ha dichiarato Riccardo Gatti, presidente di Open Arms – Con la nostra imbarcazione a 800 metri dalla costa di Lampedusa, gli Stati europei stanno chiedendo a una piccola Ong come la nostra di affrontare 590 miglia e tre giorni di navigazione in condizioni metereologiche peraltro avverse, con 107 persone stremate a bordo e 19 volontari molto provati che da più di 24 giorni provano a garantire quei diritti che l’Europa nega. Se davvero un accordo è stato trovato, è indispensabile che Italia e Spagna si assumano la responsabilità di garantire, mettendo a disposizione tutti i mezzi necessari, che queste persone finalmente sbarchino in un porto sicuro».

Il primo rifiuto, poi l’accettazione

Con una email inviata a Madrid, la Open Arms aveva declinato la disponibilità offerta dalla Spagna a far sbarcare la nave che da 18 giorni sosta fuori da Lampedusa con a bordo 147 migranti. Pedro Sanchez aveva dapprima offerto come porto sicuro Algericas, poi Minorca essendo la prima località troppo lontana. Mentre Sanchez aveva anche usato parole pesanti contro Salvini, anticipandogli la sua intenzione di portarlo di fronte alle autorità europee, Danilo Toninelli aveva offerto «tutto il sostegno tecnico necessario» affinché la nave della Ong Spagnola Proactiva potesse arrivare nel porto iberico scortata da navi della Guardia Costiera Italiana. «Non possiamo allontanarci dalla costa in condizioni di sicurezza con le persone a bordo. Dobbiamo sbarcare ora» era stata però la risposta della nave che ha a bordo 147 migranti spiegando di star «vivendo una situazione di forte ansia e questo rende la situazione ingestibile per la sicurezza a bordo, non possiamo mettere a repentaglio la sicurezza e l’integrità fisica degli immigrati e dell’equipaggio». E in merito alla offerta del ministro italiano dei Trasporti e delle Infrastrutture rispondeva che sarebbe una ipotesi contemplabile solo se i migranti venissero trasbordati per affrontare la traversata a bordo di una nave «adatta per raggiungere il porto spagnolo in breve tempo e compatibile con la situazione attuale».

(Credits immagine di copertina: ANSA/ ELIO DESIDERIO)

Share this article
TAGS