Open Arms, Fratoianni denuncia: «Non ci fanno soccorrere i migranti sulla Sarost5»
30/07/2018 di Gianmichele Laino
Direttamente dalla Open Arms, la nave che è stata presa di mira nei giorni scorsi da Matteo Salvini che ne aveva seguito la rotta, ha parlato l’onorevole di Liberi e Uguali Nicola Fratoianni, denunciando che le autorità portuali tunisine di Zarziz negano alla imbarcazione della ong di entrare in contatto con la nave Sarost5, ormai ormeggiata da circa 20 giorni al largo delle coste tunisine con 40 migranti a bordo.
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Open Arms, Fratoianni denuncia: «Ci impediscono di soccorrere 40 migranti»
Sull’imbarcazione ci sono, secondo quanto si apprende, due donne incinte e un uomo ferito. «Per la seconda volta in poco più di due giorni stiamo chiedendo alle autorità tunisine e all’autorità portuale di Zarziz di poter prestare aiuto alla nave Sarost5 – ha detto Fratoianni – ormai da quasi 20 giorni ormeggiata di fronte al porto con a bordo 40 migranti, tra cui due donne incinte e un ferito».
Open Arms, cosa sta succedendo a Zarziz
I 40 migranti sono stati salvati in una zona Sar maltese e sono stati rifiutati prima dalle autorità di Malta e poi da quelle italiane. Insomma, per 20 giorni queste persone – in condizione di evidente difficoltà – sono state vittime di un vero e proprio sequestro. A nulla è valso il tentativo della Open Arms di offrire loro assistenza umanitaria: «Abbiamo offerto sostegno umanitario con acqua e cibo – ha proseguito il leader di Sinistra Italiana – e assistenza medica con il personale che abbiamo a bordo e un ecografo mobile per visitare le due donne. Per la seconda volta siamo bloccati in attesa in un rimpallo di decisioni incredibilmente lento e contraddittorio».
Nicola Fratoianni si è imbarcato sulla Open Arms, avviando una sorta di staffetta con il suo collega e compagno di partito Erasmo Palazzotto che aveva assistito al salvataggio di Josefa e al recupero dei corpi di una donna e di un bambino dopo un salvataggio mal eseguito dalla guardia costiera libica. «A pagare il prezzo di questo rimpallo di responsabilità sono persone in carne ed ossa- ha concluso Fratoianni – vite umane utilizzate come pedine in questa disumana partita a scacchi».
(Credit Image: © Paco Freire/SOPA Images via ZUMA Wire)