Omicidio Luca Sacchi, la trappola fatta scattare da Del Grosso

«Vado, prendo l’erba e te la porto qua»: sarebbero state queste le parole con cui è partita la trappola contro Luca Sacchi. A pronunciarle è Valerio Del Grosso, che trattava alla pari con il pusher. Grosso invece tornerà all’appuntamento con il giovane personal trainer senza droga e armato per estorcere il denaro senza vendere la merce.

Omicidio Luca Sacchi, la trappola fatta scattare da Del Grosso

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Valerio Del Grosso ha dichiarato di non aver mai avuto intenzione di uccidere Luca Sacchi, ma che il giovane romano si fosse trovato nel bel mezzo di una trappola è ormai quasi certo. Secondo i nuovi dettagli emersi all’interno delle indagini, quando Anastasiya Kylemnik arriva al John Cabot pub insieme a Luca Sacchi, la compravendita per 70 mila euro dei 15 chili di marijuana è già avviata, tanto che la ragazza avrebbe già mostrato ai due ragazzi le banconote da 20 e 50 euro nascoste nello zainetto. Ma del Grosso, accompagnato da Paolo Pirino non ha la merce con sé. Tanto che Princi gli avrebbe chiesto «Ma come, frà, avevamo detto che facevamo qua?». Del Grosso allora risponde che sarebbe andato a prendere la merce e tornato, poi la dinamica della rapina che ha portato alla tragica morte di Luca Sacchi. I nuovi dettagli sono emersi grazie alle frasi riportate ai carabinieri del Nucleo investigativo dagli intermediari del pusher, Valerio Rispoli e Simone Piromalli, durante la testimonianza rilasciata. Le loro0 dichiarazioni dovrebbero, nella speranza degli inquirenti, riempire i silenzi degli indagati, insieme alle prove che il Ris conta di trovare sui reperti sequestrati dopo l’omicidio, iniziati nella mattinata di ieri.

 

 

 

(Credits immagine di copertina: ANSA/LUCA SACCHI FACEBOOK )

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