Olimpiadi 2026, il progetto italiano che coniuga fascino e sostenibilità
24/06/2019 di Gaia Mellone
Le Olimpiadi tornano in Italia: il progetto Milano-Cortina ha convinto il Cio, che ha scelto il nostro paese per le Olimpiadi 2026 e Paraolimpiadi 2026. A convincere è stata la «combinazione tra dinamismo della metropoli e fascino delle Dolomiti» del progetto realizzato secondo i criteri di «fascino e sostenibilità». Il progetto italiano per i Giochi 2026 infatti si impegna a riciclare il 100% dei rifiuti urbani e l’80% degli imballaggi. Previsto anche il divieto di incarti e confezioni monouso per cibi e bevande. Anche per il mantenimento del ghiaccio verrano scelti materiali con meno ammoniaca, e gli impianti per la neve artificiale verranno alimentati tramite pannelli solari.
Olimpiadi invernali 2026, progetto vincitore italiano in nome del “fascino” e della “sostenibilità”
Il progetto italiano per le Olimpiadi invernali 2026 è stato sviluppato in nome della sostenibilità: i costi stimati per 1,3 miliardi di euro, di cui 400 milioni a carico del Cio, avranno una ricaduta economica positiva sul Pil nazionale per 2,3 miliardi stando ai dati di uno studio realizzato ad hoc dall’Università La Sapienza, mentre un altro studio della Bocconi evidenzia la possibilità di un ricavo fino a 3 miliardi di euro.
I Giochi Olimpici e Paraolimpici invernali saranno divisi in 4 macro aree fra Lombardia, Veneto e le province di Trento e Bolzano: saranno Milano, Valtellina, Cortina e Val di Fiemme. Il progetto prevede la cerimonia inaugurale a San Siro, che riuscirebbe ad accaparrarsi il record di cerimonia più partecipata nella storia dei giochi con gli 80mila spettatori, pari solo a quella di Pechino del 2022. Nella stessa giornata però, prima dei risultati dei voti del Cio, Milan e Inter hanno parlato di demolizione della Scala del Calcio per realizzare il nuovo impianto congiunto. La cerimonia di chiusura invece sarà nella romantica ambientazione dell’Arena di Verona.
Olimpiadi invernali, le sedi
Ottimi risultati anche per quanto riguarda le strutture che ospiteranno le gare: soltanto una su 14 delle sedi verrà costruita da zero, poiché il 93% esiste già. 4 strutture su 10 verranno ristrutturate e la costruzione del PalaItalia Santa Giulia sarà a carico dei privati. Con 15mila spettatori verrà destinato alle gare di Hockey, e poi diventerà uno spazio polifunzionale. Le gare di questo sport verranno disputate anche nell’Arena Hockey Milano, impianto chiuso nel 2010 che verra’ ristrutturata con 7mila posti, mentre le gare di pattinaggio di figura e Short Track si terranno al Forum Mediolanum.
Per quanto riguarda le competizioni per lo sci alpino maschile, la location scelta è quella della pista Stelvio di Bormio, che permette di gareggiare anche in notturna grazie al sistema di illuminazione. Si sfideranno invece a Cortina sulla Tofane le atlete dello sci alpino femminile. La Perla delle Dolomiti è scelta anche per le gare di curling, che si terranno allo Stadio Olimpico, ristrutturato mantenendo alcuni dettagli originali come le tribune in legno originali. Le gare di di bob, slittino e skeleton saranno allo Sliding Centre E. Monti.
Per il biathlon è stata scelta la Sudtirol Arena di Anterselva, mentre per snowboard e freestyle ci saranno 3 sedi a Livigno: Carosello 3000, Sitas-Tagliede, Mottolino.
Il pattinaggio di velocità andrà invece in scena in Val di Fiemme sulla pista di Pinè, il cui progetto di ristrutturazione prevede una copertura completa che la trasformerà nella struttura più alta di tutta Europa con i suoi 1.030 metri sul mare. A Tesero si disputerà invece lo sci di fondo, mentre il salto con gli sci è destinato agli spettacolari trampolini di Predazzo.
(Credits immagine di copertina: ANSA/ANDREA SOLERO)