Ocean Viking chiede un porto sicuro per i 176 migranti a bordo

Due distinte operazioni tra il 12 e il 13 ottobre hanno portato la Ocean Viking a soccorrere un totale di 176 migranti, ora a bordo e per i quali la Ong chiede un porto sicuro. L’unico che le è stato indicato però è a Tripoli: un viaggio di ritorno che la Ong non vuole far fare alle persona salvate in mare.

Ocean Viking chiede un porto sicuro per i 176 migranti a bordo

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«Ocean Viking è in acque internazionali tra Malta e Lampedusa. Le autorità libiche hanno indicato Tripoli come unico porto di sbarco, in violazione del diritto internazionale» si legge nel tweet condiviso da Medici senza Frontiere sulla situazione dei 176 migranti a bordo della Ocean Viking, tra cui 4 donne in gravidanza e 9 bambini di età inferiore ai 16 anni. «Chiediamo a Malta e Italia di intervenire garantendo uno sbarco dignitoso per 176 persone a bordo» continua l’appello di MSF. Il rifiuto di riportare le persone salvate in mare verso la Libia, spiegano dalla Ocean Viking, è giustificabile «in base al diritto internazionale e alle convenzioni che nessun luogo in Libia può essere attualmente considerato sicuro». 

«Ora è la quarta volta da quando l’Ocean Viking ha iniziato le operazioni che stiamo aspettando che ci venga assegnato un porto sicuro per sbarcare le persone salvate» ha dichiarato Sophie Beau, cofondatrice e vicepresidente di Sos Mediterranee invitando i paesi europei «di porre fine a questa situazione inaccettabile», istituendo «un meccanismo di sbarco conformemente al diritto marittimo» poiché «gli accordi ad hoc non possono essere la soluzione».

La barca scomparsa segnalata dalla Libia

Dalla Libia è arrivata proprio alla Ocean Viking una segnalazione per un soccorso. È la prima volta che accade. Le autorità avevano segnalato alla nave Ong una barca in difficoltà. La nave Ong si è allora diretta verso la posizione approssimativa segnalata dalle autorità marittime, ma dopo nove ore di ricerca non è riuscita a identificare la barca. Nonostante le nuove richieste fatte dal coordinatore per la ricerca e il salvataggio a bordo, le autorità libiche non sono riuscite a fornire ulteriori informazioni.

 

(Credits immagine di copertina: Twitter MediciSenzaFrontiere@MSF_ITALIA)

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