In Italia crescono i numeri dell’obesità infantile

15/10/2019 di Enzo Boldi

Mentre in Italia si è dibattuto per giorni sulla famosa ‘tassa sulle merendine’, ci sono numeri che evidenziano come il problema dell’obesità infantile non possa esser combattuto solamente andando a toccare i portafogli. Si tratta, infatti, di una cultura dell’alimentazione che manca sempre di più tra i giovani italiani. I numeri pubblicati da Unicef, infatti, mostrano un sensibile incremento dei minori in sovrappeso rispetto al 1990. Una crescita di circa un terzo rispetto al rilevamento dell’ultima decade del secolo precedente.

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Si parla di obesità infantile, anche se la fascia di riferimento è quella che va dai cinque ai 19 anni. E la percentuale è da brividi: il 36,8% dei ragazzi è malnutrito e obeso. Un termine che non fa riferimento solamente a chi – per differenti motivi, spesso legati alla povertà – ha difficoltà nel reperire cibo, ma anche a chi mangia troppo e male. Il dato – che supera di un terzo la popolazione italiana nella fascia 5-19 – segna un aumento altrettanto cospicuo rispetto al 1990: l’obesità infantile è aumentata del 39,1%.

La malnutrizione e l’obesità infantile in Italia

«Malnutrizione non significa solo non avere da mangiare a sufficienza, ma anche mangiare in modo errato o malsano – ha spiegato il presidente di Unicef Italia, Francesco Samengo, presentando il nuovo rapporto ‘La condizione dell’infanzia nel mondo 2019: bambini, cibo e nutrizione – Crescere sani in un mondo in trasformazione’ -. Questo report vuole mettere in luce anche il problema dell’obesità infantile che sta assumendo le caratteristiche di una vera e propria epidemia».

I problemi di crescita e salute

In Europa orientale e in Asia centrale il trend è simile a quello italiano, seppur con numeri leggermente differenti. Dal 2000 al 2016, la percentuale di bambini e ragazzi in sovrappeso (sempre nella fascia 5-19) è raddoppiata da 1 su 10 a circa 1 su 5. Una questione di salute non solo per l’aspetto fisico – con tutto quello che ne consegue per via dell’atavico problema del bullismo nelle scuole -, ma anche per la crescita dei bambini che rischiano di vederla compromessa per via dell’obesità che ha gravi ripercussioni sulla struttura del proprio corpo.

(foto di copertina: SILVIO FASANO/ANSA-ARCHIVIO/TO)

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