Nuovo Dpcm, dall’ingresso a scuola alle 11 al ‘coprifuoco limitato’: le ipotesi

Questi i temi su cui il governo ha chiesto un parere al comitato tecnico-scientifico

18/10/2020 di Gianmichele Laino

L’aumento dei contagi (ieri si è arrivati a quota 10.900) ha portato il governo a una riflessione più ampia legata a una stretta ancora più severa rispetto alle attività che possono causare assembramenti, il tutto con un principio di proporzionalità rispetto allo svolgimento di attività essenziali di base, come la scuola e tutto ciò che riguarda il mondo del lavoro. La domanda che ha animato l’esecutivo e sulla quale si basava anche il parere chiesto al comitato tecnico-scientifico per varare un nuovo dpcm è: come fare a limitare i contatti tra le persone senza impattare in maniera decisiva sul regolare svolgimento della vita economica e sociale del Paese?

LEGGI ANCHE > Come i bar si prendono gioco del dpcm aprendo 15 minuti dopo la mezzanotte

Nuovo dpcm, le differenze con quello del 13 ottobre

L’ultimo dpcm datato 13 ottobre prevede mascherine obbligatorie all’aperto, raccomandazione ai cittadini sul fatto di non invitare più di sei persone all’interno delle proprie abitazioni, divieto di stazionamento davanti a bar e locali dopo le 21, consumazione al tavolo fino alle 24. Possibile che si possa intervenire ancora una volta su questi settori, prendendo in considerazione anche altri aspetti della nostra vita quotidiana.

Si è parlato molto spesso, in questi giorni, di coprifuoco. Il governo sembra essere scettico nell’utilizzare una misura estrema che, tuttavia, è stata già presa in Francia, ad esempio. Ma potrebbero esserci delle riflessioni sulla possibilità di uscire di casa, oltre un certo orario, solo per motivi di lavoro o comprovate necessità. E qui si agiterebbe lo spettro di una nuova autocertificazione – il documento tanto discusso che ha caratterizzato il lockdown degli italiani – per attestare proprio i motivi di lavoro o di necessità che potrebbero spingere i cittadini a uscire di casa nelle ore serali. Ma su questo aspetto si tratta e, in realtà, sembra essere una possibilità al momento remota.

Nuovo dpcm, le scuole, i ristoranti e il calcetto

Quello che invece ha maggiori possibilità di concretizzarsi è una dilazione degli orari di ingresso nelle scuole. Dopo la decisione della Campania di mettere in didattica a distanza le scuole, il governo cercherà di evitare questa misura estrema prevedendo orari di ingresso scaglionati per le superiori, in modo tale da non sovraffollare i mezzi pubblici: l’ipotesi è di fissare alle 11 l’orario di ingresso per le scuole secondarie di secondo grado.

Per i locali ci potrebbe essere l’anticipo dell’orario di chiusura alle 22 o alle 23, mentre ci potrebbe essere il divieto di tavolate superiori alle 6 persone all’interno dei locali stessi. Palestre e piscine potrebbero restare chiuse (anche su questo c’è animata discussione nel governo), mentre una misura specifica del nuovo dpcm potrebbe chiarire che lo stop per le attività sportive di contatto – come il calcetto – dovrà essere esteso a tutti i gestori, anche a quelli che si stanno affiliando al CONI in questi ultimi giorni per aggirare i divieti imposti dal dpcm del 13 ottobre.

Smartworking? Per i dipendenti pubblici potrebbe essere portato al 75% dei lavoratori, con possibilità di fare accordi anche per i privati. L’obiettivo è sempre quello di evitare il sovraffollamento sui mezzi pubblici.

Share this article